18 Sep, 2023 - 16:15

L'India potrebbe presto cambiare nome, ecco come e quale potrebbe essere

Sarà per la via nazionalista imboccata da tempo, ma che l'India faccia sul serio si è visto già all'ultimo G20, quando il presidente Draupadi Murmu si è presentato come il "presidente di Bharat". E gli stessi inviti ufficiali recavano tale dicitura. Potrebbe essere proprio Bharat il nome con cui il Paese si farà chiamare. Nome che del resto è da sempre uno dei nomi ufficiali, il nome sanscrito dell'India già usato da chi parla hindi.

Svolta decisiva della destra hindù per tagliare qualsiasi legame con la Corona britannica: l'India potrebbe chiamarsi Bharat

E India potrebbe diventare Bharat molto prima di quanto si creda, considerando la sessione speciale del Parlamento avviata dal premier Narendra Modi, che ha parlato di "decisioni storiche" da prendere. Decisioni che, per quanto concerne il nome, segnerebbero un netto confine con il passato coloniale e la dipendenza dalla Corona britannica. Simbolo di questa è anche la sede del Parlamento, la vecchia Parliament House, che è stata lasciata per la nuova, anche più moderna ed efficiente, Sansad Bhavan, inaugurata a maggio. Qui hanno subito trovato casa i 543 eletti della Lok Sabha, la Camera bassa, e i 245 della Rajya Sabha, la Camera alta.

Insomma, mai come ora il nome India appare come sinonimo di occupazione coloniale. Ma Bharat è già sinonimo di India, come riporta l'articolo 1 della Costituzione, adottata nel 1949 ed entrata in vigore l'anno successivo. Cambiarla significherebbe modificare la più lunga Costituzione al mondo. Nel frattempo, la Corte Suprema si è già espressa nel 2016 e nel 2020 con voto contrario all'ipotesi di adottare esclusivamente Bharat.

Per l'opposizione guidata da Rahul Gandhi sarebbe solo una proposta-spot

L'opposizione, guidata dal partito del Congresso di Rahul Gandhi, 53enne nipote di Indira e figlio di Sonia, bolla questa operazione semplicemente come lo specchietto per le allodole della destra nazionalista indù per nascondere problemi sociali atavici nel Paese come l'analfabetismo e l'accesso all'istruzione.