Alla ricerca di se stesso, Luka Jovic è arrivato al Milan nelle ultime ore di mercato in prestito secco dalla Fiorentina che lo aveva scaricato. La punta sembrava l'astro nascente del calcio serbo nel 2018/19 con una stagione eccellente con la maglia dell'Eintracht Francoforte, un talento destinato a dominare la scena internazione con il Real Madrid che sborsa 60 milioni di euro per portarlo in Spagna. L'inizio di un cammino trionfante con la maglia del club più titolato del mondo che è diventato un incubo fra prestazioni insufficienti e tante panchine. L'anno scorso arriva in soccorso la Fiorentina per rilanciare la sua carriera, numeri interessanti ma un feeling mai sbocciato con Vincenzo Italiano che non ci ha pensato troppo nel preferire nuovi profili e quindi l'approdo in rossonero.
Moncada e Furlani hanno cercato un centravanti per l'intera estate, Pioli chiedeva un vice Giroud dopo la fallimentare esperienza di Origi. Una miriade di nomi accostati, altrettanti agenti visti a Casa Milan ma nessuna ufficialità fino alle ultime ore quando l'affondo per Taremi sembrava essere andato a buon fine salvo poi ritrattare tutto. Per cui l'ultimo giorno di calciomercato è arrivata la decisione di virare su Luka Jovic messo ai margini della rosa da Vincenzo Italiano.
Le gerarchie al Milan sono chiare. Olivier Giroud è il titolare inamovibile con Pioli che difficilmente ci rinuncia, Jovic dovrà essere bravo almeno inizialmente a sfruttare gli spezzoni di partita per conquistare il tecnico e l'ambiente. Il francese ha già cominciato alla grande la stagione ma gli impegni saranno tanti e servirà quindi anche il supporto del serbo che ha mancato per pochi giorni Ante Rebic, suo vecchio compagno all'Eintracht Francoforte.
Classe 1997, Luka Jovic ormai non è più una giovane stella pronta ad esplodere. Il Milan diventa l'opportunità per rilanciare la propria carriera sfruttando anche la vetrina Champions League per riconquistare anche la nazionale serba che al momento gli preferisce Mitrovic e Vlahovic. Eppure il centravanti vuole sottolineare che nella scorsa stagione il suo bottino personale non è stato così avaro andando in doppia cifra con la maglia della Fiorentina grazie soprattutto ai sei gol messi a segno in Conference League.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *