Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha presentato la sua relazione al Parlamento sulla Nadef che mostra una situazione particolarmente delicate per i conti pubblici italiani. Giorgetti ne spiega le ragioni e anticipa alcuni degli interventi previsti dalla manovra di bilancio.
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha rilasciato la relazione inviata al Parlamento relativa alla Nadef (Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza), approvata pochi giorni fa dall'esecutivo. Nel testo, traspare la prudenza con la quale il ministro ha cercato di far quadrare i conti pubblici dello Stato, alla luce di una congiuntura economica - nazionale e non solo - non molto favorevole, come lui stesso riconosce parlando di situazione economica "più delicata" rispetto a quanto lasciassero pensare le previsioni dei mesi scorsi.
Problemi che si ripercuotono, inevitabilmente, nella dialettica politica, con Giuseppe Conte del M5S che parla di una manovra che "strozza gli italiani", mentre non manca qualche malumore anche all'interno della stessa maggioranza di governo.
Giorgetti assicura che, nonostante le difficoltà, gli interventi messi in campo dal governo punteranno ad affrontare "i problemi più impellenti del Paese" e cita, tra questi:
Il ministro dell'Economia sottolinea come proprio l'inflazione rappresenti uno dei principali grattacapi per il governo.
Giorgetti passa, poi, ad analizzare le risorse che saranno effettivamente a disposizione del governo:
Per quanto riguarda gli ultimi mesi del 2023, il ministro indica gli interventi che saranno effettuati con gli spazi finanziari a disposizione.
La relazione vede uno spazio di deficit maggiore ricavato per la manovra di bilancio del prossimo anno che dovrebbe essere, nelle attuali previsioni del ministero dell'Economia, quella con cui intervenire su alcuni dei nodi problematici al centro dell'agenda del governo Meloni.
Proprio nel biennio 2024-2025, Giorgetti vede lo spazio per un'accelerazione sugli investimenti pubblici sulla sanità e sugli obiettivi del Pnrr.
In termini di pianificazione economica per gli anni a venire, il ministro dell'Economia anticipa interventi di privatizzazione di alcune aziende partecipate pubbliche, che dovrebbero fruttare circa l'1% del Pil in tre anni.