Tre punti in campionato fatali per Paulo Sousa con la decisione del Presidente Iervolino di sollevare il tecnico dalla panchina della Salernitana. Al posto del portoghese è arrivato Filippo Inzaghi dopo l'esperienza in Serie B alla guida della Reggina è pronto a rilanciarsi tornando in Campania dopo l'avventura al Benevento di due anni fa. Il patron ha sfruttare la presentazione del nuovo allenatore per togliersi qualche sassolino dalla scarpa affrontando le polemiche sul mercato estivo, sul caso Boulaye Dia e inevitabilmente su un inizio di stagione troppo negativo.
Cosa non ha funzionato?
"Noi partiamo dal penultimo posto con 17 gol subiti in 8 partite dopo una campagna acquisti di un certo livello dove ho investito 20 milioni per trattenere Dia e Pirola. Ci siamo impegnati nel trattenere il terzo capocannoniere della passata stagione e il capitano dell’Under 21 azzurra. A questi abbiamo poi aggiunto degli acquisti a titolo definitivo e dei prestiti con diritto di riscatto. Questo per dire che siamo più forti dell’anno scorso ma rendiamo meno. Abbiamo il decimo monte ingaggi con 65 milioni investiti e altri 20 pronti da spendere. Vogliamo rimanere in serie A ma adesso basta offese, minacce e mortificazione. Non si possono riempire le pagine dei giornali con le interviste fatte ai detrattori".
Come mai la scelta di Filippo Inzaghi?
"Al mio fianco ci sta un campione del mondo, ha vinto tutto con le squadre di club e ha un passato da allenatore importante, non dimentichiamoci il record con il Benevento. Fatemi prima ringraziare però Paulo Sousa perché non sono un ingrato. Non voglio commentare alcune sue dichiarazioni, a me interessano solo i risultati sportivi e l’esonero è arrivato solamente per quest’ultima ragione. Per il nuovo allenatore volevo fare un casting ma ci siamo fermati alla prima opzione perché mi ha colpito l’entusiasmo di Inzaghi. Abbiamo una visione comune sul potenziale della squadra e su come si possa applicare un gioco spettacolare e al tempo stesso speculativo per ottenere i risultati indipendentemente dal modulo".
Inzaghi può trasformare questo momento di crisi in un percorso di crescita?
"Col senno di poi avremmo dovuto cambiare già a giugno. Qualcosa si è incrinato nel rapporto quando c'è stato un avvicinamento fra Paulo Sousa e un'altra squadra. Quello è stato un momento strano, di disorientamento. Per il bene della Salernitana poi abbiamo scelto di dare continuità, ma le cose non si sono mai rimesse a posto. Non portiamo rancore verso nessuno, noi vogliamo solo il bene della Salernitana. È chiaro che se oggi potessi tornare a giugno cambierei la mia decisione ma guardiamo avanti. Ringrazio col cuore Paulo Sousa per quello che ha fatto a Salerno e gli auguro le migliori fortune, purtroppo il calcio corre veloce e bisogna voltare pagina in fretta. Crediamo in Inzaghi, ha sposato immediatamente il nostro progetto".
Cosa è successo con Dia?
"Ha fatto un campionato straordinario e voleva andare via. Sono aspettative legittime ma è un nostro tesserato. C'è stato qualche mal di pancia, poi è subentrato realmente un infortunio nonostante qualcuno ha detto che era una notizia falsa. Io invece vorrei leggere quanto sia complicato riuscire a portare i calciatori a Salerno, alcuni mi sono costati molto di più di quanto volessi spendere e altri si sono rivelati sbagliati. Vi dico subito che dal prossimo anno vogliamo ragionare sulla sostenibilità economica, già mi immagino le polemiche. Vi dovete rendere conto che scrivere certe cose fa scappare i giocatori da Salerno. Io chiedo solo di scrivere la verità, la gente ha il diritto di essere informata ma merita rispetto perché se leggono informazioni sbagliate poi si crea distonia. Qua abbiamo un progetto di medio-lungo termine e le persone giuste per salvarci. La squadra è cambiata molto poco rispetto alla scorsa stagione e sono convinto che siamo più forti. Purtroppo, non è matematico ripetere gli stessi risultati, il calcio è uno sport complesso che richiede armonia soprattutto nello spogliatoio. Il mister dovrà ripristinare la serenità per permettere ai nostri giovani di esplodere".