20 Oct, 2023 - 15:48

Dipartimento Sport e limite tre mandati: le parole di Malagò e Abodi

Dipartimento Sport e limite tre mandati: le parole di Malagò e Abodi

Durante il raduno del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, il presidente del CONI Malagò si è espresso su alcuni aggiornamenti riguardanti la questione del limite tre mandati

Le parole del presidente del CONI Malagò riguardo le segnalazioni del Dipartimento per lo Sport al Coni sul limite tre mandati

Sono stati tanti i momenti importanti ieri al raduno del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro.  Un evento tenutosi presso il salone d’onore del Coni, alla presenza del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, il Capo della polizia Vittorio Pisani, il presidente del gruppo sportivo delle Fiamme Oro, Francesco Montini, e il presidente del CONI Malagò e presidente del Comitato Italiana Paralimpico, Luca Pancalli. Come scritto poche ore fa, alcuni di questi momenti riguardavano Irma Testa e Abbes Mouhiidine, pronti a combattere a Parigi 2024, i quali si sono espressi ai nostri microfoni anche sulla presenza del pugilato a LA2028. Un'altra dichiarazione importante è arrivata dal presidente del CONI Malagò, il quale si è espresso su alcuni punti della questione riguardante il limite di tre mandati per i presidenti federali, abolito questa estate.

Come riportato dall'ANSA, Malagò si è soffermato sulle segnalazione proveniente dal Dipartimento per lo Sport diretta al Coni su alcune modifiche statutarie approvate dall'Ente a luglio, compresa anche quella del superamento del limite dei mandati per i presidenti federali.

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"Quando ho letto la notizia mi ha stupito, non corrisponde al vero. Ho apprezzato la nota del ministro mentre ero qui. Ci sono stati dei rilievi, quello sì".

Malagò è poi andato via, dichiarando che:

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"Adesso bisognerà verificare e studiare, ma su quel tema lì non c'è nulla di questo. Le parole per la modifica statutaria proposta sono esattamente 'come da normativa legislativa vigente'. Quindi non c'è alcuna proposta alternativa, sarebbe stata non intelligente presentarla. Mi sembra che la risposta del ministro abbia chiarito, che ci sia stato un equivoco."

La nota del ministro a cui si riferisce Malagò è quella di Abodi, il quale, su quest'argomento ha chiarato così:

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"In merito alle agenzie di stampa uscite nel pomeriggio, relative alle osservazioni segnalate dal Dipartimento per lo Sport al Coni riguardo alcune delle modifiche statutarie approvate dall'Ente il 26 luglio scorso, si chiarisce che nessuna criticità è stata sottolineata dal Dipartimento sul tema del numero dei mandati dei membri degli Organi del Coni, avendo solo rinviato alla nota in materia inviata dal Ministero dell'Economia e Finanze, con il concerto del quale l'Autorità di governo competente in materia di sport approva lo Statuto ai sensi di legge".

Le ultime dichiarazioni di Malagò sulla vicenda pista da Bob di Milano - Cortina 2026

Altra dichirazione importante rilasciata da Malagò è questa quella riguardante la pista da Bob di Milano - Cortina 2026. Nell'aggiornamento decisivo, arrivato da Mumbai (dove in quei giorni si stava svolgendo la sessione del Comitato olimpico internazionale) Malagò aveva annunciato che la pista da bob che si sarebbe dovuta costruire a Cortina d’Ampezzo per i XXV Giochi olimpici invernali di Milano – Cortina 2026 non si farà. Questa decisione ha innescato un susseguirsi di ulteriori dichiarazioni e aggiornamanti. Uno degli ultimi è stato il sindaco di Milano Sala, il quale in un intervento ha dichiarato di aver in primis chiamato il Sindaco di Cortina riguardo la tanto dibattuta vicenda della pista da bob, fornendo poi una possibilità per la costruzione della nuova:

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Ieri ho chiamato il sindaco di Cortina per dirgli che da un lato mi dispiace. Quando si è lanciata l’idea del bob a Cortina tutti sapevamo le difficoltà della cosa e tutti abbiamo detto ‘proviamoci’. Quindi io sono solidale con loro, Cortina non c’entra proprio nulla. Mi sento responsabile del fatto che quella lì è stata una decisione collettiva all’inizio. A questo punto però il buon senso mi fa dire che non si può fare. Allora dove mandarlo? Io ho un solo criterio, dove costa meno e c’è meno impatto ambientale.
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Alessio Belli
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