20 Oct, 2023 - 20:07

Milano Cortina 2026, Fontana: "Non dico no a nessuna scelta"

Milano Cortina 2026, Fontana: "Non dico no a nessuna scelta"

Milano – Cortina 2026: dopo le parole del Sindaco di Milano Sala, oggi sull'argomento si è espresso anche il presidente della Regione Lombardia Fontana

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana si è espresso sulle ultime vidende riguardanti Milano Cortina 2026

Nei giorni scorsi, sulla scia della parole del Presidente della regione Veneto Zaia, intento a chiamare in causa la partecipazione milanese per alcuni ambiti dell’organizzazione dei Giochi Invernali 2026, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala si è espresso così sulla possibilità di redistribuire le gare tra le due realtà coinvolte, ovvero Milano e Cortina:

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Non credo ci siano margini Per quanto riguarda Milano, è tutta roba realizzata da privati: cosa facciamo, rinunciamo agli investimenti dei privati? Questo è il momento di tenere giù la testa e andare avanti

Sala ha poi proseguito affermando che:

Ieri ho chiamato il sindaco di Cortina per dirgli che da un lato mi dispiace. Quando si è lanciata l’idea del bob a Cortina tutti sapevamo le difficoltà della cosa e tutti abbiamo detto ‘proviamoci’. Quindi io sono solidale con loro, Cortina non c’entra proprio nulla. Mi sento responsabile del fatto che quella lì è stata una decisione collettiva all’inizio. A questo punto però il buon senso mi fa dire che non si può fare. Allora dove mandarlo? Io ho un solo criterio, dove costa meno e c’è meno impatto ambientale.

Oggi l'ANSA ha riportato invece le parole del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana

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"Io non dico no a nessuna scelta, anche perché è una decisione che dovremmo prendere tutti insieme".

Sull'urgente questione riguardante dove nascerà la nuova pista da bob - accantonata l'ipotesi Cortina - Fontana ha dichiarato di tenere in considerazione l'ipotesi St.Moritz poichè "avrebbe il vantaggio di essere a pochi chilometri da Livigno, di consentire l'utilizzo del villaggio olimpico di Livigno, di consentire la realizzazione su una pista che già c'è e per la quale c'è bisogno di pochi interventi. Però se a un certo punto il Governo decide di andare a Torino o di andare da qualunque altra parte, non ho nessun problema". Il presidente della Regione Lombardia ha inoltre ricordato come una delle missioni fondamentali di queste Olimpiadi Invernali, strettamente legato alla questione della pista di bob, sia la sostenibilità: "Queste Olimpiadi, ci è stato detto, devono essere le prime Olimpiadi sostenibili per fare una pista da bob. E purtroppo una delle ragioni per cui non si fa a Cortina è proprio quella: il costo è di circa 120 milioni di euro", così Fontana ha concluso:

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"E' un investimento che anche giustamente il Governo ha valutato che ritiene forse un po' eccessivo".

Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026: è in arrivo lo studio di fattibilità sulla pista per il bob, lo slittino e lo skeleton di Cesana

Tra le tante realtà protagoniste che si stanno stagliando in questi giorni di dibattito sulle Olimpiadi Invernali di Cortina 2026 c'è anche Cesana. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il quale come riportato dall'ANSA invierà a Regione Piemonte e Città Metropolitana di Torino lo studio di fattibilità sulla pista pe il bob, lo slittino e lo skeleton di Cesana per le Olimpiadi del 2026. Ad inizio settimana tale documentazione sarà presentata anche al Governo. Cirio ha spiegato come ci sia un accordo con il Ministro Abodi per presentare questo rapporto, che altro non è che una versione aggiornata di una precedente versione già in suo possesso, a cui si aggiunge il lavoro di Guido Saracco (rettore del Politecnico di Torino) basato su uno della Fondazione XX marzo, già impegnata con la gestione delle strutture sportive di Torino di 2006. Una proposta in cui si modernizzerebbe la pista già esistente a Cesana e che dal punto di vista economico avrebbe - stando alle parole di Cirio - un vantaggio economico importante: "la nostra proposta ha un vantaggio enorme, all'interno degli stanziamenti decisi dal governo. Ma nel caso fosse necessario aggiungere delle risorse, Comune e Regione faranno la loro parte con fondi europei attestati e dedicati".

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Alessio Belli
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