Enrico ‘Ricky’ Albertosi è un pezzo di storia del calcio italiano. Portiere di classe, straordinario tra i pali, non ha vissuto tante maglie ma ha lasciato il segno ovunque sia stato. Nella sua carriera ha compiuto parate pazzesche, conquistato vittorie impossibili, giocato partite divenute leggendarie. Tanti successi, su tutti lo scudetto a Cagliari nel 1970 o quello della stella nel 1979 con il Milan, che gli hanno consentito di vestire anche la maglia della Nazionale italiana. In rossonero ha vissuto sei stagioni, dal 1974 al 1980. Per commentare la sconfitta con la Juventus, il ritorno della Champions League e il tour de force del Milan, Albertosi è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il Milan esce sconfitto da San Siro nel big match contro la Juventus, ma la squadra di Pioli è tutt’altro che ridimensionata. Con i bianconeri finisce 1 a 0, ma il Diavolo tiene botta, anche in 10 contro 11 vista l’espulsione di Thiaw. Non è stata di certo una partita ricca di emozioni. Capita spesso quando si affrontano due squadre forti che non vogliono perdere punti. Prevedibile, se a questo si aggiungono anche le tante assenze a causa di infortuni da una parte e dall’altra. Adesso però Pioli dovrà riordinare le idee. Quella iniziata ieri sarà una settimana difficilissima per i rossoneri che mercoledì sera affronteranno il Psg, sotto l’ombra della Tour Eiffel e domenica prossima se la vedranno con il Napoli al Maradona. Per commentare la sconfitta con la Juventus e il tour de force Milan, con il ritorno della Champions League, Albertosi è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Seconda sconfitta stagionale per il Milan. Ti aspetti che questa squadra possa acquisire forza come fatto nel post derby?
"Quella di ieri con la Juve è stata una sconfitta completamente diversa rispetto a quella arrivata contro l’Inter. Il Milan ha avuto la possibilità di segnare il gol dell’1 a 0 e il portiere della Juventus ha fatto una grandissima parata. Se i rossoneri fossero passati in vantaggio, probabilmente, la squadra di Allegri non l'avrebbe ripresa più. Poi c'è stato il gol di Locatelli, deviato, perché altrimenti la Vecchia Signora non avrebbe segnato mai secondo me".
Quanto pesa l’espulsione di Thiaw?
"Giocare in 10 contro 11, con la Juventus, diventa veramente difficile. Già non è una partita normale, vista l'acredine e l'importanza del match. Così ancora di più. È ovvio che quell'episodio ha segnato le sorti di questa sfida".
Quindi resti fiducioso in ottica scudetto?
"Assolutamente sì, son passate talmente poche partite fino a questo momento. Ci sono ancora tantissime partite in programma e tanti punti in ballo. La classifica è molto corta, può succedere di tutto. Tra Inter e Milan non vedo grande differenza e penso, per quanto visto finora, che sarà corsa a due. Le altre mi sembrano un passo indietro. I nerazzurri sono leggermente favoriti perché giocano meglio e in più hanno quella coppia lì davanti, con Lautaro e Thuram, che si sta rivelando micidiale. Questo può fare la differenza".
E adesso il Milan dovrà pensare subito alla prossima partita di Champions League, contro il Paris Saint Germain. Gara proibitiva?
"Difficilissima, ma non impossibile. Credo che il Milan giochi molto meglio in trasferta che in casa e quindi non dispero. Si potrebbe anche andare al Parco dei Principi a fare risultato. Anche perché il Psg non è lo stesso degli anni passati, sta incontrando qualche difficoltà ed è una squadra battibile. Anche in campionato è al secondo posto, mentre di solito, a questo punto, stava già tentando la fuga quasi in solitaria. È chiaro che si tratta di un girone molto difficile, ma resto fiducioso e spero Pioli ce la faccia a passare turno".
Un big match dopo l’altro, alla decima di campionato sarà Napoli-Milan…
"Le partite sono tutte complicate, anche quando giochi con l'ultima in classifica in serie A. Non c'è mai nulla di scontato. È chiaro che giocare con il Napoli lo è ancora di più, ma d'altronde è iniziato un altro tour de force. L'importante sarebbe che il Milan riuscisse a sbloccarla nei primi minuti, altrimenti si fa difficile".
Resta la fiducia nei confronti di Pioli e di questa squadra?
"Fiducia cieca nei confronti di Pioli per quel che mi riguarda. Il Milan ieri era in emergenza, ma guardate la prestazione di Mirante. I rossoneri hanno tre portieri bravissimi e per quello che ci ha fatto vedere contro la Juventus direi che i tifosi possono stare tranquilli, perché vale molto di più di quello che ci si può aspettare da un terzo portiere. In attacco invece sono nelle mani di Giroud. Quando lui è in giornata e sta bene, con i suoi gol ti risolve la partita. Però non sempre è così".