Il doping è arrivato anche all'interno del ciclismo virtuale. Secondo quanto si apprende dalla NADO Italia (Organizzazione nazionale antidoping, ndr), Luca Zanasca è risultato positivo ad un controllo. L'atleta, 40 anni, si era dato recentemente agli eSports, correndo le principali competizioni ciclistiche online attraverso l'uso dei rulli. Questo il comunicato della Nado:
La sostanza utilizzata da Zanasca sarebbe lo stanozololo, un anabolizzante che tenderebbe ad aumentare e l'euforia dell'atleta, famosa anche per essere stata rintracciata all'interno dei campioni di urine di Ben Johnson prelevati durante i Giochi olimpici di Seul 1988, in cui il britannico riuscì nell'impresa di battere Carl Lewis e registrare il nuovo record del mondo nei 100 metri piani.
Luca Zanasca, classe 1983, è stato un ottimo ciclista dilettante fino al 2012, prima di dedicarsi ad altro nella vita e tornare nel mondo del ciclismo da atleta negli eSports. Recentemente, peraltro, era stato convocato dalla nazionale italiana correndo ai Campionati del Mondo di ciclismo virtuale dello scorso 18 febbraio in cui aveva chiuso in 57esima posizione.
Il ciclista è stato automaticamente sospeso in via cautelare, nell'attesa delle eventuali controanalisi che possono essere richieste dallo stesso atleta e/o di quanto vorrà stabilire il Tribunale Nazionale Antidoping. Quello che fa senso, è l'arrivo del doping anche all'interno degli eSports. Per ora stiamo parlando di un caso isolato, ma che accende inevitabilmente un piccolo (e grande) campanello d'allarme rispetto alle competizioni virtuali sui rulli che richiedono comunque uno sforzo atletico non indifferente.
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Niccolò Cusano di Roma
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