Le prime ore di oggi, 28 ottobre 2023, sono state molto difficili per Gaza dove si sono registrati tantissimi bombardamenti. Il rischio di un attacco all'enclave palestinese via terra diventa sempre più concreto. Israele ha avvisato i giornalisti presenti nell'area della Striscia di Gaza circa la loro incolumità e il ministro della Difesa statunitense Austin ha detto di evitare stragi di civili.
Una notte segnata dal fragore delle bombe israeliane. Dalla serata di ieri lo Stato ebraico sta attaccando Gaza anche via terra, non è dato sapere se questa è la prova generale dell'invasione promessa da Netanyahu ma molti elementi lasciano pensare che nel giro di pochi giorni Israele potrebbe sferrare un'offensiva molto violenta contro l'enclave palestinese. A fare le spese degli attacchi di queste ore sono i civili, stremati dall'assenza di cibo, farmaci ed elettricità.
L'ala militare di Hamas ha reso noti combattimenti via terra con le truppe israeliane. Nelle scorse ore il ministro della Difesa statunitense Austin ha contattato il suo omologo israeliano Gallant chiedendo di evitare inutili stragi di civili ed ha ribadito l'importanza di fornire aiuti umanitari a Gaza.
I caccia israeliani hanno colpito circa 150 obiettivi sotterranei nel nord della Striscia. Molti terroristi sono stati uccisi mentre non si registrano vittime israeliane. Il portavoce dell'Idf ha riportato che i tunnel di Hamas ed altre infrastrutture sono state colpite dalle bombe:
L'Onu assieme alle sue agenzie e alle organizzazioni umanitarie internazionali ha detto di aver perso i contatti con il personale nella Striscia di Gaza a seguito del blackout e del collasso delle reti di comunicazioni. Il direttore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Ghebreyesus ha inoltre affermato che l'organizzazione ha perso i contatti anche con ospedali ed operatori sanitari.
S'intensifica la sicurezza in Israele, soprattutto intorno alle figure chiave dello Stato. Nelle scorse ore la polizia ha annunciato di aver bloccato una manifestazione organizzata davanti alla casa del primo ministro Benjamin Netanyahu. La protesta era in programma a Caesarea questa sera, ma le forze dell'ordine hanno negato l’autorizzazione per motivi di sicurezza.