Continua senza tregua la guerra in Medio Oriente tra Israele e Gaza, in cui lo Stato ebraico ha più volte dichiarato la sua volontà di non fermarsi nella lotta contro Hamas, almeno fino a nuovo ordine. Anche in Libano il conflitto non accenna ad arrestarsi, nel corso della giornata di oggi 28 ottobre 2023 è stato attaccato il quartiere generale di Unifil, la missione Onu di cui fanno parte un migliaio di soldati italiani.
La guerra tra Israele e Gaza da settimane strazia il Medio Oriente e continua a mietere vittime e distruzione, non si arriva ad un cessate il fuoco. Nella notte di oggi 28 ottobre 2023, Israele ha bombardato nuovamente Gaza, annunciando che nei prossimi giorni verranno effettuate altre azioni via terra da parte dei militari dell'esercito.
Poco fa il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha rilasciato una dichiarazione in cui ha annunciato che:
A proposito dei bombardamenti che hanno colpito la Striscia di Gaza nel corso di questa notte, il ministro della Difesa di Israele ha commentato la forza delle azioni compite dall'esercito dello Stato ebraico, sottolineando che:
Così si è espresso il ministro Gallant, alla fine di una riunione con il capo di stato maggiore Herzi Halevi, i vertici della difesa e quelli della sicurezza.
La guerra tra Israele e Gaza non si ferma e continuano gli attacchi anche in Libano: nella giornata di oggi sabato 23 ottobre 2023 è stato colpito il quartier generale di Unfil, la missione Onu che ha sede nella nazione e di cui fanno parte un migliaio di soldati italiani.
L'attacco, secondo quanto riportato da Andrea Tenenti - portavoce di Unifil - è avvenuto con un colpo di artiglieria e non sembra aver causato delle vittime ma solo dei danni materiali.
I militari dell'intelligence libanese affermano che il proiettile - calibro di 155 mm - è partito da Israele e avrebbe colpito la base Onu di Naqura, una zona al confine tra Libano e Israele.
Dall'inizio della guerra tra Israele e Gaza l'Onu non perde occasione per ribadire la sua preoccupazione sulle condizioni in cui versa la popolazione vittima del conflitto, sull'esigenza urgente di un cessate il fuoco per tutelare i civili che continuano a morire sotto i bombardamenti.
Con l'aumento degli attacchi aerei e l'aggiunta di quelli via terra previsti nel corso dei prossimi giorni che probabilmente causeranno la morte di altre migliaia di persone innocenti, l'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani Volker Turk poco fa ha dichiarato:
Si unisce al coro della preoccupazione per le sorti degli abitanti della Striscia di Gaza anche il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, che oggi in una conversazione con il ministro della Difesa di Israele ha ribadito la necessità di provvedere alla sicurezza della popolazione civile. Il segretario della Difesa degli Stati Uniti d'America ha detto a Gallant:
Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan è intervenuto alla manifestazione pro-palestinese che oggi si tiene ad Istanbul, esprimendo il suo disappunto nei confronti dell'Occidente, che ritiene responsabile della guerra tra Israele e Gaza. Ha parlato della necessità e dell'urgenza di una conferenza internazionale di pace tra Israele e Palestina, affermando che:
Il Presidente della Turchia nel suo intervento alla manifestazione ha continuato a scagliarsi contro l'Occidente e ha aggiunto che:
In seguito alla dichiarazione del portavoce militare israeliano Daniel Hagari sull'intenzione di continuare gli attacchi via terra da parte di Israele nella Striscia di Gaza, arrivano dichiarazioni da parte dell'Arabia Saudita, che condanna appellandosi ai principi del diritto internazionale. In una nota rilasciata poco fa il ministero degli Esteri del regno ha dichiarato che:
Il ministero ha sottolineato la gravità della violazione dei principi del diritto internazionale, ribadendo che: