Il Papa parla di Gaza, delle guerre nel mondo e della speranza verso il buon senso e la saggezza umana, affinché si fermino i conflitti. Un'escalation che sembra inarrestabile, quella che stiamo vivendo e che viene commentata da papa Francesco durante l'intervista esclusiva condotta dal direttore del Tg1 Gianmarco Chiocci.
Il Pontefice si adopera quotidianamente per proteggere e aiutare quante più persone possibile. Ha confermato questa sera, 1 novembre 2023, durante l'intervista esclusiva al Tg1, di essere quotidianamente in contatto con Gaza.
In particolare, papa Francesco telefona ogni giorno ad una parrocchia in cui ci sono 563 persone: in maggioranza cristiani, ma sono presenti anche dei musulmani.
La parrocchia è rispettata dalle forze di Israele e le suore di Madre Teresa curano gli ammalati.
Il Papa ha affermato:
E aggiunge puntualmente i nomi di chi ha contattato:
Il Pontefice precisa che sono tutti al sicuro al momento:
Non è la guerra la soluzione, ce ne sono ormai troppe nel mondo, oltre a quella in Medio Oriente o in Ucraina, che abbiamo più vicine, esistono tante altre realtà. Kivu, lo Yemen, il Myanmar con i Rohingya "che sono dei martiri, solo per fare degli esempi."
Lo ribadisce Papa Francesco che confida nella saggezza per evitare una possibile escalation, cui non siamo lontani, che vede un mondo in guerra. Il Pontefice si esprime così nel corso dell'intervista:
Papa Francesco, dal suo punto di vista, ha visto diversi conflitti accendersi nel corso del suo pontificato. Il messaggio che vuole trasmettere in questo momento storico è quello di non accettare la guerra e non "abituarsi" ai conflitti, come fossero una norma:
Sempre oggi, il Pontefice ha lanciato il suo appello alla pace durante l'Angelus da Piazza San Pietro. Un altro era stato pronunciato lo scorso 29 ottobre.
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