03 Nov, 2023 - 21:58

Loris Capirossi, ex pilota MotoGp: “Bagnaia candidato al titolo. Marquez in Ducati? Scelta di coraggio per tornare a vincere”

Loris Capirossi, ex pilota MotoGp: “Bagnaia candidato al titolo. Marquez in Ducati? Scelta di coraggio per tornare a vincere”

Ospite della puntata di 'TuttoSport' su Radio Cusano Campus, Loris Capirossi, ex pilota e membro della Direzione Gara della MotoGP. Nell'intervista condotta da Debora Carletti e Emanuele Landi, Capirex ha parlato dei favoriti al titolo mondiale 2023 di MotoGP e del passaggio di Marc Marquez in Ducati.

Ultimamente stanno cambiando un sacco di cose perché abbiamo un Bagnaia che sta difendendo il suo titolo di Campione del mondo del 2022 ma abbiamo un giovane Martin che sta facendo veramente molto bene. Nelle ultime cinque gare sprint ha vinto tutto lui e si sta avvicinando. Però io dico che l’esperienza è un fattore importante. Pecco è un pilota più completo e vedo più lui candidato al titolo, ma bisogna stare sempre attenti.

Sui cambiamenti avuti nel 2023 nella MotoGP l’ex pilota ha sottolineato come: Senza dubbio il format è diventato molto di più interessante perché ci sono 3 giorni super intensi. Dal venerdì mattina con le prove libere, al sabato con la Sprint race alla domenica di gara. Secondo me lo sviluppo che c’è stato e ha reso tutto molto più interessante, avvicinando tanti più tifosi. Nonostante inizialmente non piacesse proprio a tutti adesso devo dire che la maggior parte è d’accordo ed è contenta.

Capirossi, MotoGP: La sorpresa di quest’anno? Bezzecchi

Dagli inizi del 2000 ad oggi ci sono stati tantissimi mutamenti a partire dal parco piloti. Adesso noi abbiamo davvero tanti campioni. La MotoGP ha a disposizione tanti giovani. Quest’anno senza dubbio la sorpresa è Bezzecchi. Marco sta facendo un campionato incredibile: ha preso padronanza della moto e ha a disposizione un’ottima squadra.

Marini? Anche lui è cresciuto. Mi dispiace solo per Bastianini Enea che è partito subito con un infortunio e quest’anno lo ha sofferto un po’. Ma stiamo parlando di un pilota che nessuno ha messo o mette in dubbio il suo talento. Ricordiamo infatti che lo scorso anno ha fatto tante gare e molte di queste le ha vinte. In questo momento storico abbiamo la fortuna di avere una generazione di piloti italiani giovani molto forti e quindi questo fattore rende tutto il campionato molto più interessante.

Cosa ne pensa Capirex sull’approdo di Marquez in Ducati

Nel 2024, tutti attendono Marc Marquez pronto al debutto con la Gresini Racing. Di sicuro, il suo passaggio alla casa di Borgo Panigale, seppur nel team privato gestito da Nadia Padovani, è una notizia molto positiva per la MotoGP, che ha bisogno del ritorno al top del nativo di Cervera.

Per Capirossi, Marc Marquez può trovarsi bene nel team con suo fratello. Sono molto contento per la Gresini Racing MotoGp, ed essendo stato un grande amico di Fausto mi dispiace che lui non abbia potuto vivere un traguardo di questa portata. Penso che qualsiasi squadra abbia il piacere di avere dalla sua parte un pilota come Marquez. Sono sicuro che l’anno prossimo cambieranno un sacco di cose perché lui tornerà ad essere un pilota davvero molto importante.

È senza dubbio una scelta di coraggio e ciò che lo ha spinto a farla è la voglia di tornare a vincere. Purtroppo la Honda non era più, per lui, una moto vincente come era stato in passato. Ha preferito fare il salto su una squadra che comunque gli dà la possibilità di tornare a trionfare. Non è facile però secondo me il suo talento e la voglia che ha di rimettersi nuovamente in gioco lo aiuteranno al 100%.

Il toto-nomi per il post Marquez è iniziato già un minuto dopo l’annuncio del suo cambio. So che stanno parlando con Di Giannantonio. È un pilota che ultimamente è maturato moltissimo e ha fatto il suo primo podio alle Philips Island con un crescendo gara dopo gara. Potrebbe essere il nome su cui la Honda chiaramente può lavorarci essendo giovane e non avendo la pressione di farlo nell’immediato dovendo anche migliorare le prestazioni della moto.

Costruttori a confronto

Sulla Ducati: Attualmente la sta facendo da padrone e il team è stato molto bravo nello sviluppo della moto. Devo dire anche merito di Michele Pirro perché sta lavorando intensamente sullo sviluppo della Desmosedici. Hanno una moto molto più guidabile in cui tutti riescono ad andare forte.

L’ex pilota ha poi fatto una panoramica generale sugli altri team. Anche Aprilia sta crescendo tanto e ha fatto lo scorso anno grandi cose con Espargaró vincendo qualche gara e con Maverick Viñales che si sta adattando sempre di più alla moto.

KTM sta investendo un sacco di risorse nello sviluppo di queste moto e sta lavorando molto anche dal punto di vista aerodinamico, fattore importante di questi ultimi Gran Premi.

Mi dispiace solo vedere la Honda e la Yamaha un po’ più in difficoltà. Spero che nel giro di poco la situazione cambi per rivederli competitivi al più presto.

La storia di Capirex tra passato, presente e futuro

L’intervista a TuttoSport si è poi conclusa con i migliori momenti vissuti dal pilota nei vari GP. Ho fatto tanti Gran Premi e ognuno di essi aveva un proprio sapore. Sicuramente la prima vittoria con Ducati è stata bellissima. Mi ritengo una persona fortunatissima perché come dico sempre: ‘Essere uno sportivo non è solo un lavoro ma è anche un divertimento’. Ad oggi essere il babbo di tutti questi giovani piloti mi rende veramente orgoglioso.

A fine carriera – ricorda Loris Capirossi - ho anche pensato di spostarmi in Superbike ma alla fine sono rimasto in MotoGP tant’è che adesso faccio parte della Direzione delle gare. Noi ci occupiamo di cosa succede durante il weekend, di decidere se dar bandiera rossa, se far partire la gara in ritardo o controllare il meteo se sia buono o meno. Poi esiste un altro gruppo all’interno della direzione che ha una sala separata dalla nostra. Loro sono gli steward che controllano chi, come e quando e quanto penalizzare o meno i piloti. Succede tante volte che questi due reparti vengano confusi e spesso…la colpa ricade – scherzando – su Loris Capirossi.

Per ascoltare l'intervista integrale, clicca qui.

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Debora Carletti
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