Israele non occuperà Gaza, ma per Tel Aviv sarà necessaria una forza credibile nella Striscia. Si riassume così il pensiero del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, raccolto da Fox News e rilanciato dall'Ansa. Questa dovrebbe dunque essere la strategia, i prossimi passi nella guerra in Medio Oriente. Orologio permettendo, giacché, in un articolo sul New York Times, fonti vicine al governo Biden parlano della necessità di tempi ristretti per completare la missione, visto il malumore crescente negli Stati Uniti e in altri Paesi per il numero di vittime civili in costante aumento.
A proposito, questi ultimi sono saliti a quota 36 e solo per quanto concerne i militari uccisi. Il numero 36 è il 21enne Gilad Rozenblit. L'Onu, da par suo, annuncia che sono arrivate a 99 le vittime della guerra dipendenti dell'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni unite che si occupa dell'assistenza ai rifugiati palestinesi. Il direttore generale dell'ospedale di Shifa, Abu Salmiya, dice che sono invece 6 le persone rimaste uccise in un attacco israeliano proprio sul complesso ospedaliero.
Tra le altre certezze di "Bibi" Netanyahu, contro il quale continuano le proteste, quella secondo cui Hamas debba essere distrutta e che un cessate il fuoco in questo momento sia controproducente. Lontane seppur vicine sono però le minacce dell'Iran che, per voce del proprio ministro degli Esteri, Hossein Amirabdollahian, definisce "inevitabile" un allargamento del conflitto.