Nella notte tra sabato e domenica scorsa, un terremoto di magnitudo 5.2 ha colpito l'isola di Timor, in Indonesia, generando preoccupazione nella regione. L'evento sismico è stato localizzato a 30 km di profondità, come riportato dal Centro tedesco di Geoscienze (Gfz).
Questa scossa sismica si aggiunge a una serie di eventi tellurici che hanno recentemente interessato l'Indonesia. La settimana precedente, un terremoto di magnitudo 6.4 aveva colpito la provincia indonesiana di Nusa Tenggara orientale, secondo quanto riferito dal Centro sismologico europeo-mediterraneo (EMSC). Entrambi i terremoti sono rientrati nella fascia conosciuta come "Anello di Fuoco del Pacifico", caratterizzata da elevata attività sismica dovuta all'interazione di diverse placche tettoniche.
"La scossa è stata avvertita con forza in diverse città della provincia, ma ancora non si hanno notizie di eventuali danni a persone o cose," ha dichiarato il Gfz. È importante sottolineare che l'Indonesia si trova in una posizione geografica delicata, soggetta a terremoti a causa della sua collocazione sull'"Anello di Fuoco del Pacifico.
In un altro episodio del 8 novembre, una scossa di magnitudo 6.9 ha interessato il Mar di Banda, al largo delle isole Molucche. L'epicentro è stato localizzato a 340 chilometri dalla costa. "Al momento non sono disponibili informazioni su eventuali danni a persone o cose. Non è stata per ora emessa alcuna allerta tsunami," ha dichiarato l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia italiano (Ingv) e il servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs.
L'Indonesia, fortemente colpita dai terremoti, ha vissuto un caso simile solo una settimana fa con un terremoto di magnitudo 6.1 sull'isola di Timor, senza causare vittime. Tuttavia, circa un anno fa, nel novembre 2022, un violento terremoto aveva colpito l'isola di Giava, causando centinaia di vittime e migliaia di sfollati. La regione rimane in allerta, mentre gli esperti continuano a monitorare la situazione sismica.