La Russia si sta impegnando per concentrare all'interno della penisola di Crimea, occupata dal 2014, diverse centinaia di missili pronti per attaccare l'Ucraina nei mesi più freddi. L'annuncio è arrivato in diretta televisiva da Natalia Gumeniuk, addetta stampa del comando meridionale ucraino.
Le informazioni in questione arrivano direttamente dall'intelligence militare ucraina (Gur). Inoltre, i missili in questione sarebbero quelli da crociera Kalibr e i missili ipersonici Onyx: tecnologie che l'Ucraina non è in grado di intercettare se non a Kiev, dove è presente una difesa aerea moderna grazie a quanto ricevuto dai paesi occidentali.
Il timore è che la Russia possa replicare quanto accaduto lo scorso anno, quando vi fu una massiccia campagna di attacchi aerei contro le reti termiche ed elettriche ucraine, lasciando milioni di cittadini sprovvisti di riscaldamento nel periodo più freddo dell'anno.
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha evidenziato, mediante il suo profilo sul social X, come per la prima volta la Russia non sia stata eletta nel Consiglio esecutivo dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), evidenziando come stia tramontando l'era di influenza del Cremlino.
Sembrano essere in tutto 8 le esplosioni che hanno sconvolto la città di Chuhuiv nella serata di ieri, centro situato nella regione ucraina orientale di Kharkiv. Al momento non sono però noti ancora eventuali morti o feriti e l'allarme antiaereo resta tuttora in azione.
Sul fronte opposto, Mosca denuncia l'abbattimento di due droni nella regione russa di Bryansk. A questi, se ne aggiungono altri tre che sembrano essere stati intercettati al largo della Crimea. La notizia arriva direttamente dal Ministero della Difesa russo, che è stato citato dall'agenza Tass.