Oltre a proseguire la guerra tra Gaza e Israele, continua anche l'assedio all'ospedale di Al Shifa. Il portavoce militare dell'IDF ha evidenziato come sia stato trovato un tunnel lungo 55 metri ad oltre 10 metri di profondità. Israele da tempo giustificava l'assedio al centro medico perché ritenuto sede cruciale per Hamas e il ritrovamento di un tunnel sembra essere una conferma di questa tesi.
Il capo dell'esercito israeliano, Herzi Halevi, ha comunicato che le operazioni via terra nel nord di Gaza sono confermate, ipotizzando come remota una sua pausa. In un futuro non troppo lontano si prevede un allargamento anche nel sud del paese, dando avvio ad una seconda fase della guerra.
L'attacco di Israele è rivolto anche ad istituzioni che sono sotto tutela ONU. Nelle precedenti 24 ore è giunta notizia del bombardamento di due scuole dell'Unrwa (agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati), causando almeno 24 morti.
Ad esprimersi sul tema è Philippe Lazzarini, il Commissario generale dell'Unrwa.
Uno sconvolgimento simile arriva dalle parole di Antonio Guterres, il segretario generale delle Nazioni Unite, che ribadisce l'inviolabilità degli edifici delle Nazioni Unite.
A livello internazionale proseguono le spinte per un cessate il fuoco imminente. Oltre al Qatar, si aggiunge all'appello il presidente francese Emmanuel Macron. Il capo dell'Eliseo si è rivolto direttamente al premier Benjamin Netanyahu sottolineando come siano inaccettabili così tante perdite civili: "è necessario distinguere i terroristi dalla popolazione."
Anche Pechino si è detta al lavoro per cercare di trovare una soluzione internazionale. Nei giorni scorsi proprio la Cina è stata teatro di un incontro tra delegazioni di ministri degli Esteri per quanto riguarda i paesi arabi ed islamici: oltre al palestinese Riyad al-Maliki, erano presenti gli omonimi rappresentanti per Arabia Saudita, Egitto, Indonesia e Giordania.