La guerra in Ucraina è giunta ad oltre 600 giorni di combattimento e sembra entrare in una fase nuova del conflitto, un vero e proprio stallo da cui pare difficile uscire. Kiev ha reso noto a tutti che non può continuare senza il supporto degli alleati, che puntualmente ribadiscono la loro vicinanza alla causa ucraina e il loro sostegno. In quest'ottica si spiega la visita a sorpresa del ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, giunto a Kiev per un colloquio con il suo omologo e molto probabilmente con il presidente Volodymyr Zelensky.
Dopo la controffensiva di Kiev iniziata nel giugno scorso, si è entrati in una fase di stallo che rappresenta il momento più difficile della guerra. La Russia non accenna a diminuire la pressione e in alcune aree sono tornate ad attaccare. Nello specifico il riferimento va alla regione orientale di Donetsk, oggetto di combattimenti serrati da maggio scorso. A fare il punto della situazione è Volodymyr Fityo, portavoce delle forze di terra:
Solo nella giornata di ieri è arrivato a sorpresa il segretario di Stato USA, Lloyd Austin. Questa mattina, sempre non previsto, è sceso a Kiev il ministro della Difesa tedesco, arrivato in treno. Sono segnali evidenti nei confronti di un supporto europeo che non sembra vacillare.
Pienamente in continuità con quelle che erano state le parole della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. La leader europea aveva ribadito il pieno supporto europeo alla causa ucraina per tutto il tempo che sarà necessario, anche se molto potrebbe cambiare nel 2024, in vista delle votazioni tanto in Ue quanto soprattutto negli USA.