Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni riguardo all'incontro avuto nella giornata di ieri con il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, in visita a sorpresa a Kiev.
Abbiamo un nuovo potente pacchetto di sostegno da parte della Germania - sostegno alla difesa, un miliardo e trecento milioni di euro, e, tra le altre cose, questo pacchetto include il rafforzamento della nostra difesa aerea, vale a dire la produzione di nuovi sistemi Iris-T e missili per la difesa aerea. Grazie a questo, le nostre città, migliaia di vite dei nostri cittadini saranno salvate dal terrore russo.
Guerra in Ucraina, Zelensky: "La Germania è tra i leader nell'aiuto alla nostra causa"
Il presidente Zelensky ha poi speso parole di elogio nei confronti della Germania, definita sempre in fila riguardo l'aiuto verso il paese ucraino.
È molto importante che questo pacchetto includa anche l'artiglieria di cui abbiamo bisogno, un pacchetto davvero solido. La Germania è tra i leader nell'aiutare la nostra difesa, il nostro Stato e nel preservare la pace in tutta Europa.
Un altro importante incontro avvenuto ieri è però con quello con Charles Michel, il presidente del Consiglio europeo. Il leader ha ribadito l'intenzione di aprire al più presto l'avvio dei negoziati per l'allargamento dell'Ue.
I leader Ue discuteranno l'apertura dei negoziati al Consiglio europeo di dicembre e io non risparmierò alcuno sforzo per sostenere le vostre legittime ambizioni e aspirazioni.Sia i progressi dell'Ucraina e che della Moldavia sono impressionanti ma l'adesione Ue non avviene dal giorno alla notte, l'allargamento è una sfida, può essere frustrante a volte, e bisogna lavorare soprattutto sullo Stato di diritto.
ONU: "Sono oltre 10mila i civili uccisi"
La guerra in Ucraina prosegue da ormai quasi due anni e il numero di vittime civili ha raggiunto una cifra spaventosamente alta secondo l'ONU. Le stime parlano di almeno 10mila morti, a cui si aggiungono gli oltre 18.500 feriti. Buona parte delle vittime civili sono avvenute lontano dal fronte e spesso oggetto di attacchi terroristici. A dimostrazione del fatto che in Ucraina "nessun posto è sicuro", come evidenziato dal capo della missione di monitoraggio Danielle Bell.