A Reggio Emilia, nel parcheggio di un supermercato una 23enne è rimasta vittima di violenza sessuale. La giovane è presto riuscita a divincolarsi e a scappare dall'aggressore in auto, per recarsi dai carabinieri della stazione di Corso Cairoli. Qui ha sporto denuncia e gli agenti, grazie alle testimonianze della ragazza e all’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza installate nel parcheggio, sono stati in grado di identificare e arrestare l'aggressore, un uomo di 55 anni abitante a Reggio Emilia.
Lo scorso 12 ottobre, intorno alle 18.30, la 23enne era appena salita a bordo della propria autovettura in sosta nel parcheggio di un supermercato quando si è vista improvvisamente aprire lo sportello da un uomo. Questi si è avvicinato a lei, entrando all’interno dell’abitacolo per tentare di baciarla. L'uomo ha poi iniziato a toccare i seni alla ragazza, tentando di spingerla sui sedili posteriori.
La giovane ha prontamente reagito ed è riuscita a sfuggire dalle grinfie dell'aggressore, divincolandosi e fuggendo in auto. Come detto, la 23enne si è diretta verso la stazione dei Carabinieri, dove ha sporto denuncia per violenza sessuale. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, concorde con i risultati delle indagini condotte dai carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal Tribunale del capoluogo provinciale una misura cautelare restrittiva in regime di arresti domiciliari a carico dell'uomo.
I carabinieri della Stazione di Corso Cairoli hanno dunque arrestato il 55enne, in esecuzione dell'ordinanza cautelare restrittiva richiesta dalla Procura reggiana, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci. Il procedimento, al momento in fase di indagini preliminari, continuerà con ulteriori approfondimenti finalizzati alle valutazioni e determinazioni riguardanti l’esercizio dell’azione penale.
In Italia, nell'anno ancora in corso, ogni giorno 85 donne sono state vittime di reati come maltrattamenti in famiglia, stalking, violenza sessuale. L'ultima edizione della brochure "Questo NON è AMORE" pubblicata online dalla Polizia di Stato riporta questo e altri dati, come il numero di vittime di sesso femminile rapportato a quello quattro volte inferiore delle vittime di sesso maschile. Nel 55% dei casi l'autore del reato è un convivente della vittima.