In una miniera di platino in Sudafrica, situata a circa cento chilometri da Johannesburg, si è verificato un incidente. Nello specifico, l'ascensore interno alla struttura è precipitato. Questo è occorso al termine della giornata lavorativa, con l'ascensore carico di operai per ritrasportarli in superficie.
Erano 86 i lavoratori presenti nell'impianto, di questi 11 sono morti mentre i restanti sono stati trasportati nell'ospedale vicino. Le informazioni ora disponibili vengono riportate all'AFP da un portavoce della società che detiene la miniera, la Impala Platinum. A questo bilancio va aggiunta necessariamente la parola provvisorio perché alcuni dei feriti trasportati in ospedale sono apparsi subito molto gravi.
Non è di certo questo il primo caso di incidente in miniera nello stato africano. In molti casi, inoltre, sono avvenuti all'interno di strutture illegali, quindi privi di qualsiasi tutela nei confronti dei lavoratori.
Tra quelli che hanno coinvolto il maggior numero di persone in assoluto, è impossibile non citare quanto accaduto nel 2019, quando furono bloccati ad oltre un chilometro di profondità circa 1800 minatori. Anche in questo caso si trattava di miniera di platino, situata nei pressi di Rustenburg.
Senza però andare indietro nel tempo di anni, è sufficiente riportare il calendario ai mesi di settembre e ottobre scorso per trovare altri due incidenti in miniera.
In Turchia, a inizio settembre, è crollata parte di una miniera di carbone, situata con precisione a Zonguldak. Il bilancio parlava di un morto e sei feriti non gravi. Decisamente più grave il bilancio dell'incendio di ottobre in una miniera di ArcelorMittal, in Kazakistan. In quel caso i morti accertati furono 21. A queste si sommano le 18 persone rimaste ferite. Anche in questo caso si trattava di una miniera di carbone, con il gruppo lussemburghese detentrice di ben 15 miniere nel paese.