29 Nov, 2023 - 11:55

Rana Reider (allenatore Jacobs): "Correrà di nuovo in 9"80"

Rana Reider (allenatore Jacobs): "Correrà di nuovo in 9"80"

Rana Reider (allenatore Jacobs): "Tornerà a correre in 9"80". - Campione olimpico dei 100 metri piani e della staffetta 4×100 metri ai Giochi di Tokyo 2020, campione mondiale indoor dei 60 metri piani a Belgrado 2022 e campione europeo dei 100 metri piani a Monaco di Baviera 2022. Il palmares di Marcell Jacobs parla chiaro. L'italiano è senza dubbio uno dei velocisti più forti nel panorama mondiale e lo ha dimostrato soprattutto alle ultime Olimpiadi di Tokyo. Poi un periodo ricco di pressioni tra sponsor, infortuni e risultati che non arrivavano che lo hanno "ridimensionato" nell'opinione pubblica. Adesso l'atleta italiano lavora per tornare a quei livelli e per farlo aveva bisogno di nuovi stimoli, nuovi inizi e qualche cambiamento. Per questo motivo si è affidato a Rana Reider, ex sprinter e lunghista, che allena dal 1995.

Allenatore di grandi atleti vincitori di diversi titoli, Rana Reider ha collaborato (e con alcuni continua a farlo) con gente del calibro di Dwight Philips, Bryan Clay, Christian Taylor, Tiana Madison e Andre De Grasse per citarne alcuni. Tutta gente che si è attestata tra vincitori di mondiali e campioni olimpici. E proprio Rana Reider è stato intervistato da "La Gazzetta dello Sport" per parlare di questi primi mesi con Jacobs.

Rana Reider (allenatore Jacobs): "Prime impressioni sono ottime"

Il nuovo allenatore di Marcell Jacobs, Rana Reider, è stato intercettato da "La Gazzetta dello Sport" per una lunga intervista sull'atleta italiano. Il campione olimpico si è infatti affidato a lui per una "rinascita" e si sta allenando a Jacksonville, in Florida, lontano dai riflettori italiani e dalle pressioni. Di seguito uno stralcio delle dichiarazioni di Reider.

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È presto per esprimere giudizi compiuti. Ma le impressioni iniziali sono ottime: soprattutto per quanto riguarda la sua intelligenza motoria. Marcell capisce, fa suo e riproduce quel che gli chiedo molto velocemente e con precisione. Per ora mi limito a valutare quel che vedo: ha qualità che non immaginavo avesse e inibizioni che andranno man mano eliminate. Mi riferisco ad appoggi del piede a terra, di postura, di equilibri. Ma serve tempo: ci sarà modo di approfondire.

Rana Reider è poi entrato maggiormente nel dettaglio, parlando di metodologie di allenamento e di obiettivi di Marcell Jacobs. Nel 2024 avrà diverse competizioni da affrontare e un titolo olimpico da dover difendere a Parigi.

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Pur facendo parte di un gruppo, segue come tutti un programma individuale che, a partire dagliesercizi di riscaldamento, è oggetto di rivalutazione quotidiana anche da parte dei fisioterapisti. Inpiù lui, rispetto agli altri, è arrivato un po’ dopo e quindi siamo ancora agli approcci. Ma lo vedocoinvolto e fiducioso. Obiettivi? Marcell deve diventare più forte: non in senso fisico, non nella quantità di chili sui bilancieri. Piuttosto in termini di intensità, di volumi, di capacità di muoversi al meglio e quindi di rimanere in salute, di non infortunarsi. Qui avrà tutto il supporto necessario per riuscirci.

Ma come Jacobs può tornare a quei livelli, raggiungere gli obiettivi prefissati e soprattutto come Rana Reider può incidere sul suo percorso?

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I primi 30 metri sono da ripulire biomeccanicamente. Non necessariamente la partenza in sé, anchese prima di espormi dovrò disporre di una serie di dati sulla rotazione dell’anca, sugli angoli delginocchio e sui tempi di contatto. Lui è qui per correre in 980, non per fare 1000.

"A maggio saremo a Rieti"

In seguito Rana Reider si è concentrato maggiormente su quali gare Jacobs affronterà nel 2024 e quali no. Ma anche sul programma d'allenamento, che a maggio vedrà l'atleta presente a Rieti. Dopo un lungo periodo lontano dai riflettori, infatti, Jacobs tornerà in Italia. Lo farà per preparare le Olimpiadi del 2024 a Parigi e lo farà a Rieti, dove c'è un centro all'avanguardia e che permette all'atleta di allenarsi al meglio.

virgolette
Dopo aver avuto tre finalisti sui 200 dei Mondiali di Doha con due medagliati e altrettanti sui 100 dell’Olimpiade di Tokyo, a Parigi, con Marcell, Bromell, De Grasse, Sani Brown e Blake, punto ad avere cinque tra i primi otto. Non potevo rifiutare di lavorare con il campione olimpico sui 100 metri. Dopo la prima metà di gennaio vedremo se affrontare qualche indoor. 60 metri al coperto a Glasgow? Non sono una priorità. Abbiamo il mirino già sugli Europei a Roma e sull'Olimpiade a Parigi.Dopo i Mondiali di staffette alle Bahamas saremo a Rieti, dove sono già stato più volte per il meeting che purtroppo non c’è più e per un paio di settimane un anno fa. È una località decentrata, ma non troppo. Clima e strutture sono buone e avremo la possibilità di portare un po’ dei nostri macchinari di allenamento e supporto medico.
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Domenico Cannizzaro
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