Un simbolo di Parigi si prepara a risorgere: l'intelaiatura della guglia della cattedrale di Notre Dame, devastata da un tragico incendio nell'aprile 2019, sta per essere completamente ricostruita.
L'iconico elemento piramidale francese torna così a prendere forma. Siamo infatti nella fase finale del restauro del monumento, che risale al Tredicesimo secolo ma è già stato ricostruito un centinaio d'anni più tardi da Eugène Viollet-le-Duc. Guardando l'impalcatura, la sagoma della guglia è percepibile in controluce, sorretta da una specifica gabbia metallica.
Ma non si tratterà di "semplici" lavori di ripristino del principale luogo di culto cattolico della Francia. Le cariche competenti intendono correre ai ripari, per evitare che un simile disastro si ripeta. Senza contare che, sulle autorità parigine, pende ancora un'inchiesta per inquinamento al piombo in merito alla vicenda.
La nuova Notre Dame potrà contare su una serie di sistemi antincendio avanzati per impedire nuovi roghi. Un sistema di vaporizzazione sarà installato nella zona della carpenteria del tetto. Non appena gli specifici sensori rileveranno un principio di fiamme, l'apparecchio spruzzerà acqua vaporizzata per domare in partenza gli incendi.
Da Parigi fanno sapere che i lavori procedono spediti, secondo l'andamento previsto. L'ipotesi più plausibile è che per la riapertura della guglia, che diverrebbe così completamente visibile ad occhio nudo, la data cerchiata in rosso sul calendario possa coincidere con l'inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi, a luglio 2024.
L'obiettivo è quello di riaprire l'8 dicembre 2024, perfettamente in linea con le tempistiche stabilite. In tal senso, la ditta incaricata della ricostruzione non ha fornito dettagli più precisi sull'andamento delle procedure.
Nell'ultima dichiarazione odierna rilasciata all'EFE, l'azienda ha annunciato di non prevedere nuove previsioni fino al prossimo 8 dicembre 2023. Qualora parlassero in questa data, quest'ultima cadrebbe ad un anno esatto dalla possibile riapertura.
Sulla scia dell'originale, la guglia sarà costituita da legno di quercia verde, proveniente da alberi alti dai 14 ai 18 metri abbattuti circa due anni fa. Al suo interno ci saranno caratteristici ornamenti in piombo.
Lo scheletro in quercia dovrebbe essere pronto entro fine 2023. Nei primi mesi del nuovo anno si comincerà con i lavori di rivestimento in piombo. In quest'occasione avverrà l'installazione di sei campanelle e del gallo sulla punta, facendo in modo che tutto sia identico all'icona andata distrutta.