Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un'intervista all'"Associated Press", parlando dei mesi che lo aspettano ha affermato che con l'inverno "inizia una nuova fase della guerra", per poi aggiungere che "una guerra invernale è difficile". Infatti, nel Paese si registreranno come sempre temperature gelide che renderanno il territorio ancora meno praticabile, rinnovando così la minaccia di diffusi attacchi aerei russi sulle città e sulle infrastrutture energetiche e civili. La stagione degli attacchi è stata tristemente aperta lo scorso 25 novembre, quando Mosca ha lanciato il suo più vasto attacco con droni dall'inizio della guerra: 75 Shahed di fabbricazione iraniana sono stati diretti in particolare verso Kiev.
A fronte di questa e numerose altre difficoltà, la First Lady ucraina Olena Zelenska ha dichiarato sulle pagine dell'"Economist" che non vuole che il marito "diventi presidente per un altro mandato o per due mandati" e che vorrebbe provare qualcosa di nuovo nella vita. Per il futuro, Zelenska desidera e immagina che la "famiglia si riunirà. Vivremo sempre insieme. Poi ci prenderemo una vacanza". Le elezioni nazionali potrebbero tenersi a marzo dell'anno prossimo, ma sul tema il dibattito è stato molto acceso. Il presidente Zelensky è intervenuto sostenendo che "non è il momento giusto" per le elezioni.
Nel frattempo, nell'altro schieramento il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto con cui ordina, con effetto immediato, l'aumento di 170mila unità (pari al 15% dell'organico) delle Forze armate. Tale aumento è stato giustificato con la necessità di rispondere alle "crescenti minacce al nostro Paese legate all'operazione militare speciale e alla continua espansione della Nato".
Nella notte nella periferia di Dnipro sono stati uditi suoni simili a esplosioni e, secondo l'Aeronautica Militare, è stato annunciato un allarme aereo nelle regioni di Dnipropetrovsk, Mykolaiv e Kherson. Gli attacchi sono stati condotti con droni kamikaze e un missile teleguidato, diretti verso il sud e l'est dell'Ucraina. Dall'altra parte, le forze armate ucraine hanno colpito con missili tre aree di concentrazione di personale, armi e attrezzature militari e cinque depositi di munizioni russe.
Il vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ospite di Confindustria Vicenza, ha prospettato che la ricostruzione dell'Ucraina "rappresenterà un'opportunità per l'Italia". Inoltre, davanti a un gruppo di imprenditori, ha fatto sapere che l'anno scorso il Paese ha "inviato 500 tonnellate di materiale elettrico per la ricostruzione della rete, soprattutto in vista dell'inverno" e ha invitato a pensare sul ruolo che potranno ricoprire le imprese dopo la guerra: