Si è tenuto a Pechino l'ultimo incontro tra il presidente della Cina Xi Jinping e il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko. Una visita annunciata dallo stesso leader del Dragone, i cui dettagli sono riportati dall'agenzia cinese Xinhua.
L'incontro tra i due capi di Stato fa da seguito a quello dello scorso febbraio, durante il quale si era parlato anche della guerra in Ucraina. Un'opportunità, quella odierna, che secondo Xi è propizia per rinsaldare la "fiducia politica reciproca" e la "collaborazione internazionale" tra Pechino e Minsk.
In merito all'incontro tra leader di oggi, lunedì 4 dicembre, a Pechino, la Cina "sostiene con forza la Bielorussia". A riportarlo è il network statale Cctv.
Minsk può contare sull'appoggio cinese "nel suo percorso di sviluppo in linea con le sue condizioni nazionali". Pechino "si oppone all'ingerenza di forze esterne nei suoi affari interni". Una posizione analoga a quella ribadita da Vladimir Putin nei mesi scorsi: attaccare la Bielorussia "equivale ad un'aggressione alla Russia".
La parte cinese, ha aggiunto Xi, "è disposta a continuare a rafforzare la cooperazione strategica e pragmatica, e il sostegno reciproco".
Negli ultimi mesi, lo Stato guidato da Lukashenko aveva lamentato possibili interessi a "parte del territorio di Minsk". Un'ipotesi rilanciata dallo stesso capo del Cremlino, che aveva accusato la Polonia. Una tesi, a detta di Putin, confermata dal fatto che quest'ultima abbia aumentato la sua presenza militare ai confini con la Bielorussia.
Dal canto suo, Lukashenko ha rivendicato il ruolo del suo Paese come "partner affidabile per la Cina", un ruolo che "rimarrà tale". A riprendere le sue parole è l'agenzia bielorussa Belta.
Il leader di Minsk, a capo della nazione dal lontano 1994, ha sottolineato di avere "molta esperienza".