04 Dec, 2023 - 19:23

"I Goonies" tornano al cinema, tre giorni nelle sale per il cult che ridefinì l'adolescenza

"I Goonies" tornano al cinema, tre giorni nelle sale per il cult che ridefinì l'adolescenza

I Goonies, film di culto di un'intera generazione, cresciuta a pane e cinema fantastico negli anni Ottanta, torna al cinema per tre giorni. L'evento fa parte delle celebrazioni per i 100 anni della Warner Bros., che ha già visto il ritorno in sala di tantissime pellicole che hanno segnato la storia del cinema statunitense, da Il Mago di Oz a Casablanca, fino a L’Esorcista e Interstellar.

I Goonies al cinema per tre giorni nel centenario della Warner Bros.

Prima dei ragazzi di Stranger Things c'erano loro, I Goonies! I ragazzini protagonisti di una pellicola del 1985 diretta da Richard Donner e diventata di culto, che torna al cinema il 4-5-6 dicembre 2023.

Senza i ragazzi dei 'Goon Docks' di Astoria, in Oregon, non ci sarebbero quelli di Hawkins, questo è certo. I fratelli Matt e Ross Duffer - creatori della popolarissima serie Netflix della quale si attende con crescente impazienza la quinta e ultima stagione - hanno sempre messo l'ormai classico di Donner tra le prime influenze per il loro lavoro.

Del resto, i legami e le connessioni tra le due opere sono evidenti.

A partire da un cast di giovani attori, tra cui alcune future star di Hollywood, come Josh Brolin, Sean Astin e quel Ke Huy Quan tornato alla ribalta proprio nell'ultimo anno grazie all'Oscar vinto per Everything Everywhere All At Once. Un destino di successo che sembra poter riguardare molti interpreti della serie Netflix.

E poi, come i giovani di Hawkins, anche i Goonies vivono la loro avventura fantastica, accompagnati dalla musica e dall'abbigliamento tipici degli anni Ottanta. Al posto di Vecna e Demogorgoni, però, nella loro storia c'è un antico pirata - il mitico Willy l'Orbo - e il tesoro che ha lasciato dietro di sé.

Gli anni Ottanta dei Goonies, quando i ragazzini salvavano il mondo

Un film che, sulle note di Cindy Lauper e la sua The Goonies 'R' Good Enough, rilanciava il racconto dell'adolescenza sul grande schermo come facevano, sempre in quegli anni, altre pellicole molto amate, come Ritorno al Futuro, Risky business, E.T. - L'Extraterrestre o le commedie di John Hughes, da Bella in rosa a Breakfast club.

I ragazzi degli anni '80 non erano più arrabbiati come quelli dei due decenni precedenti, segnati dalla protesta contro la guerra in Vietnam e, più in generale, contro la società americana. Più che cambiare il mondo, i nuovi adolescenti vogliono e, soprattutto, possono salvarlo. L'amicizia, valore principale e indiscusso, è la chiave per riuscire a compiere imprese impossibili.

Ecco, quindi, ragazzini aiutare bambini di altri mondi a tornare a casa (E.T. del 1982), o impedire un'apocalisse nucleare (Wargames - Giochi di guerra del 1983) o, come i Goonies, trovare un tesoro che gli permetta di risolvere i problemi finanziari delle loro famiglie. E potrebbero esserci altri mille esempi.

A cambiare, nel rapporto tra il grande schermo e l'adolescenza, è il rispetto con cui veniva raccontata questa stagione della vita. Non per forza un eden idilliaco spensierato e illusorio, destinato a racconti morali edificanti quanto falsi. Ma, al contrario, una stagione con i suoi traumi e le sue crisi, i suoi dolori da affrontare e le sue gioie da condividere. Questo fece la fortuna de I Goonies e di tutto il cinema e la serialità adolescenziale che seguì l'opera di Richard Donner.

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Piercarlo Fabi
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