Pretendevano la restituzione di un debito di droga, con tassi di interesse del 116%: quattro gli arresti a Foggia con l'accusa di usura ed estorsione. Tra le persone in manette c'è anche il presunto killer di Alessandro Ronzullo, freddato la sera del 26 ottobre: proprio dalle indagini sull'omicidio sono arrivati i quattro provvedimenti di custodia cautelare.
Le indagini, condotte dai carabinieri di Foggia e dalla Squadra mobile, diretti dalla Procura, hanno portato alla luce altri reati di Alessio Marino, il 21enne indiziato dell'omicidio di Ronzullo.
Stando agli investigatori, nei mesi precedenti di febbraio e marzo, l'uomo avrebbe preteso da un 31enne del posto la restituzione di un debito per la compravendita di droga, applicando interessi usurai.
erano le minacce di Marino.
Per mesi, da marzo fino a novembre- ossia fino alla data di arresto per l'omicidio- avrebbe quindi minacciato la vittima di ritorsioni, con la complicità di altre tre persone, tutte del suo nucleo familiare.
Si tratta del padre Domenico, del fratello Francesco di Alessio Marino e della compagna, Luigia Grassano. Questi ultimi avrebbero continuato ad agire anche successivamente alla carcerazione del 21enne.
Gli indagati avrebbero chiesto al 31enne la restituzione immediata dell'intera somma, comprensivo di interessi usurai del 116%.
Domenico e Francesco Marino avrebbero minacciato la vittima, dicendogli che avrebbero messo una bomba a casa del padre e che avrebbero picchiato il padre se non avesse pagato il debito.
All'ultima richiesta con minacce, quella di intestare un appartamento a Domenico Marino, la vittima ha deciso di rivolgersi alle forze dell'ordine.
Degli arrestati, la famiglia Marino è stata destinata alla custodia cautelare in carcere. Mentre Grassano agli arresti domiciliari.