Presto per stracciarsi le vesti, ma presto anche solo perché sia la politica (sportiva e non) a emettere la propria sentenza dopo quella, clamorosa, della Corte di Giustizia europea che ha detto a chiare lettere (parafrasando) "C'è un mondo oltre Uefa e Fifa" e dando di riflesso il via libera al progetto di Superlega europea che si credeva dimenticato alle minacce proprio di Uefa e Fifa e oggi viene invece fuori rafforzato. Nel frattempo, tanto il ministro dello Sport, Andrea Abodi, che l'ex presidente della Lega calcio e a.d. del Monza, Adriano Galliani, mettono le mani avanti. Il primo piazzando necessari paletti...
Nella videointervista raccolta dall'inviato di Tag24 Thomas Cardinali, Abodi dice di non sottovalutare le possibili opportunità, salvaguardando al contempo tornei domestici e squadre nazionali.
Dice così Abodi, che addirittura rievoca il progetto Gandalf (sì, portava proprio il nome di uno dei protagonisti dell'universo del "Signore degli Anelli") di 25 anni fa. Di fatto una sorta di "Big bang" nella governance e nella comunicazione legati al calcio italiano, poi sfociata in Media Partners e infine nella potente Infront.
Abodi auspica un equilibrio "tra la parte finanziaria e le esigenze di club e leghe nazionali", tenendo conto che la "stella polare debba rimanere l'inclusività", per la "tutela delle competizioni domestiche e della maglia della nazionale".
Il ministro vuole essere chiaro anche su un altro punto.
Dopo le dichiarazioni di Carraro e Malagò, vuole invece mantenersi prudente Adriano Galliani, oggi a Roma in veste di senatore e incrociato fuori dai palazzi dall'inviato di Tag24 Lorenzo Brancati.