James Bond censurato? Non è una mossa mediatica della SPECTRE ma pura realtà. La nuova rassegna lanciata dal British Film Institute di Londra, infatti, che al suo interno prevede diversi titoli storici della spia britannica del periodo degli anni sessanta, ha mostrato un bollino che sta facendo molto discutere. In pieno filone di Cancel Culture, sono finiti nel mirino non qualche "cattivone russo" ma alcuni contenuti non più in linea con l'etica e la morale degli anni venti. Ecco cosa è accaduto nello specifico.
Alcune pellicole degli anni sessanta di 007 contengono "contenuti considerati oggi offensivi". Lo sostiene l'Istituto del Cinema che sta proponendo i titoli in una nuova rassegna e lo conferma la precedente polemica sull'ideatore della spia inglese Ian Fleming per il suo linguaggio e i suoi atteggiamenti giudicati sessisti e razzisti che hanno causato l'inserimento di appositi avvertimenti all'interno dei suoi libri. Il discorso è complesso e discusso ma è indubbio che, rispetto alla mannaia della censura, un bollino sia una soluzione meno corrosiva e invasiva.
James Bond censurato non è piaciuto a tutti. Forse perché la querelle ha toccato dei lungometraggi che hanno segnato la storia del cinema. Ecco quali sono:
In entrambi i casi il protagonista è Sean Connery anche se la rassegna che ha creato questi bollini è dedicata a John Barry, il celebre compositore delle colonne sonore della saga cinematografica incentrata sulla spia con licenza di uccidere. Cosa è considerato offensivo lo spiega il comunicato della rassegna con queste parole:
In un momento storico in cui anche a nuovi blockbuster come "Barbie" e "Spiderman across the Spiderverse" viene messo il bavaglio, ci si deve abituare a situazioni simili. Se la spia più fascinosa del cinema resta sexy anche oltre i 60 anni, compiuti nel 2022, in molti si stanno arrovellando per sapere chi sarà il nuovo James Bond. Il ciclo di Daniel Craig si è concluso col 2021 e alcuni sentono l'esigenza di reinventare molto di questo personaggio. Addirittura alcuni rumor parlano di una 007 donna. Un po' di acqua sul fuoco la getta però, in un'intervista a The Guardian, la principale produttrice della saga Barbara Broccoli che parla di "una lunga strada prima che si tocchino le caratteristiche di 007". I puristi possono, quindi, dormire sonni tranquilli su due guanciali.