06 Jan, 2024 - 15:00

Ancona, detenuto 23enne suicida nel carcere di Montacuto

Ancona, detenuto 23enne suicida nel carcere di Montacuto

Ennesima tragedia nelle carceri italiane. Questa volta a perdere la vita è un ragazzo di 23 anni, detenuto all'interno del penitenziario di Montacuto, frazione in provincia di Ancona. La struttura è stata scenario nel corso degli anni di pestaggi, suicidi, episodi di autolesionismo e rivolte. Il giovane si è impiccato nel bagno della sua cella all'interno della casa circondariale.

Ancona, detenuto 23enne suicida nel carcere di Montacuto: cosa è successo

Matteo Concetti, si trovava in isolamento per un procedimento disciplinare. Come riportato sulla pagina ufficiale della senatrice Ilaria Cucchi, il 23enne soffriva di problemi psichici e necessitava di cure e supporto psicologico che non ha mai ricevuto. Aveva confidato alla madre di sentirsi soffocare in quel carcere, di aver bisogno di aiuto e che prima o poi avrebbe compiuto l'insano gesto. Dopo poche ore, le parole si sono trasformate in fatti e Concetti, si è suicidato.

Una morte avvenuta parallelamente ad un detenuto del carcere di Poggioreale, un 32enne spirato per circostanze attualmente "misteriose", come dichiarato dal segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio.

Ilaria Cucchi: "Matteo isolato nel momento del bisogno"

La senatrice ha evidenziato che il 23enne è stato abbandonato a se stesso, isolato in una cella del carcere in uno dei momenti di maggiore bisogno, cure che lo Stato avrebbe dovuto garantire. Secondo quanto riportato da De Fazio, il 2023 è giunto a conclusione con 68 suicidi tra i detenuti e uno appartenente al Corpo di polizia penitenziaria, tre omicidi nelle carceri e oltre 1700 aggressioni.

De Fazio ha sollecitato la creazione di un decreto carceri che possa affrontare l’emergenza:

virgolette
"Deflazionando la densità detentiva rimpinguando con procedure accelerate gli organici, mancanti di oltre 18mila unità, e un progetto di riforma complessiva del sistema d’esecuzione penale, con anche la reingegnerizzazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e la riorganizzazione del Corpo di polizia penitenziaria
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Antonio Preziosi
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