10 Jan, 2024 - 17:22

Cos'è Perplexity AI, il nuovo algoritmo di ricerca che vuole spodestare Google

Cos'è Perplexity AI, il nuovo algoritmo di ricerca che vuole spodestare Google

Cos’è Perplexity AI? L’avvento dei più sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale potrebbero presto cambiare in maniera rivoluzionare la modalità di ricerca online.

Oggi infatti il motore di ricerca più utilizzato è Google, ma dopo tantissimi anni di monopolio assoluto Perplexity AI potrebbe presto soppiantarlo.

Le potenzialità di questo nuovo sistema di codice di intelligenza artificiale sarebbero davvero immense e decisamente superiori agli attuali rivali.

È per questo motivo che il patron di Amazon, Jeff Bezos, ha voluto investire milioni di dollari a favore della startup che ha sviluppato Perplexity AI.  

Come funziona questo algoritmo e perché sarebbe tanto superiore al motore di ricerca di Google?

Cos’è Perplexity AI: come funziona

Perplexity AI è un algoritmo di intelligenza artificiale che si interfaccia con l’utente con un servizio di chatbot. Il sistema unisce le funzioni di ChatGPT-3.5-turbo combinate ad un sistema di linguaggio più sofisticato di tipo LLM (Large Language Model).

L’obiettivo di Perplexity AI è quello di rispondere a qualunque quesito formulato in maniera chiara, precisa, accurata e soprattutto istantanea.

Per fare ciò l’algoritmo ricava i dati dall’accesso diretto alla conoscenza condivisa su internet. In questo modo il sistema ha a disposizione una moltitudine di informazioni aggiornate.

Perpelexity AI setaccia dunque il web in modo da estrarre i dati da fonti rilevanti e affidabili. A quel punto elabora una risposta esaustiva e coerente con la richiesta espressa.

Questa intelligenza artificiale è in grado di decifrare le informazioni anche da file in formato pdf e non solo dal linguaggio html o similari con cui un sito viene scritto. Tale prerogativa gli permette anche di selezionare la bontà delle fonti, in modo da riportarle all’utente.

I risultati saranno contestualizzati e l’informazione cercata sarà completa. È proprio questo il grande vantaggio di questa tecnologia se paragonata alla pura riproposizione dell’elenco di link generato da Google.

La fase di addestramento di Perplexity AI ha necessitato di una vastissima quantità di dati, attinte da fonti autorevoli come libri, articoli di giornale, enciclopedie tra cui Wikipedia e altri supporti tutti open source.

L’obiettivo degli sviluppatori è stato dunque quello di garantire la massima attinenza al quesito richiesto e la formulazione di un contenuto sempre aggiornato.

Accessibile anche in italiano

Il chatbot è inoltre capace di rispondere a una serie di domande a catena, tra esse collegate, chiamate Thread. Ha dunque la caratteristica di mantenere memoria delle informazioni già fornite, per approfondire l’argomento senza alcuna ripetizione.

Un’ulteriore funzione, definita Collections, permette di salvare la ricerca eseguita o condividerla con altri utenti. Ciò facilità il lavoro di squadra e ottimizza i tempi di esecuzione.

Per il suo funzionamento, Perplexity AI acquisisce molte informazioni dell’utente, tra cui indirizzo IP, il nome e codice identificativi del dispositivo usato, tipologia di browser e posizione geografica.

L’omonima azienda produttrice ha però assicurato che questi dati saranno conservati per 30 giorni, oltre i quali non saranno automaticamente e definitivamente eliminati.

Le informazioni non saranno in alcun modo condivise con altre parti, fatta eccezione per le aziende collegate al funzionamento di Perplexity AI.

Nonostante l’interfaccia del chatbot sia completamente in inglese, l’algoritmo è capace di comprendere quesiti ed elaborare risposte in italiano.

Funzioni aggiuntive e costi

Perplexity AI è dotato poi di ulteriori tool aggiuntivi. Tra essi troviamo l’assistente virtuale Copilot e Claude 2.1. Questi strumenti permettono una più efficiente ricerca in rete. Le risposte saranno infatti personalizzate in funzione delle esigenze dell’utente.

Oltretutto la fruizione dei risultati sarà nettamente più agevole e diretta, molto simile ad una conversazione piuttosto che alla schermata fornita oggi da Google o Bing.

Copilot aggiunge poi una sintesi dei migliori risultati, tutti comprendenti le fonti.

Usare Perplexity AI nella sua forma base sarà gratuito e senza l’obbligo di registrazione personale. Tuttavia in questa versione non sarà possibile servirsi di tutte le funzioni più avanzate.

Per sfruttare queste opzioni occorrerà obbligatoriamente eseguire l’accesso al proprio account. L’utente avrà però la limitazione di cinque richieste ogni 4 ore.

Per superare anche questo vincolo, si può sottoscrivere un abbonamento alla versione premium chiamata Perplexity Pro. Ciò permette 600 possibilità di ricerca al giorno, oltre l’accesso senza limiti a Copilot. Perplexity Pro ha un prezzo di 20 dollari mensili oppure 200 dollari annuali.

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Valentina Todaro
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