Sam Welsford non ha rivali al Tour Down Under 2024: il corridore australiano della Bora-hansgrohe ha ottenuto, nel giorno del suo compleanno, la sua terza vittoria nella corsa di casa, ancora una volta allo sprint. Fino ad oggi, Welsford ha conquistato 3 centri su 4 frazioni fin qui disputate al Tour Down Under: numeri davvero molto importanti, che proiettano il velocista australiano tra i nomi da tenere d’occhio lungo tutta la stagione ciclistica appena iniziata.
Un bellissimo regalo di compleanno per Sam Welsford, che oggi ha compiuto 28 anni. La tappa, da Murray Bridge a Port Elliot di 136,2 km, sulla carta dovrebbe essere l’ultima riservata alle ruote veloci. La Bora-hansgrohe, nel finale di corsa, ha lasciato lavorare la Ineos-Grenadiers in testa al gruppo, galvanizzata dall’ottimo secondo posto conquistato da Elia Viviani nella giornata di ieri. Negli ultimi metri, però, l’azzurro non sembrava avere la stessa condizione di ieri: una volta che il trenino della formazione britannica si è sfaldato, la Bora-hansgrohe ha fatto di nuovo la voce grossa, conquistando un altro successo importante in terra australiana.
Delusione per Elia Viviani: il corridore della Ineos-Grenadiers, dopo il secondo posto di ieri, sembrava essere sostenuto da un’ottima condizione di forma, ma il velocista veneto ha scosso la testa proprio nel momento in cui è stata lanciata la volata. La seconda posizione è stata conquistata dall’eritreo Biniam Girmay, il quale ha sempre chiuso nella top-10 delle prime quattro tappe fin qui disputate al Tour Down Under. Viviani è il migliore degli italiani al traguardo in questa quarta frazione della corsa australiana, al 19/o posto.
In classifica generale, Isaac Del Toro conserva la maglia di leader con un secondo su Biniam Girmay. Il migliore degli italiani è Diego Ulissi, 28/o. Ma la graduatoria generale rischia di essere stravolta nella frazione di domani, quando il Tour Down Under affronterà l’ascesa di Willunga Hill.
La quinta tappa del Tour Down Under sarà la Christies Beach - Willunga Hill di 129,3 km. La salita finale deve essere affrontata due volte e misura 3,4 km con una pendenza media del 7,3%. Non è una salita impossibile, ma è comunque molto impegnativa. Bisogna quindi andare forte in salita per riuscire a trionfare in quella che, a tutti gli effetti, è considerabile la frazione regina del Tour Down Under.
Nonostante sia solo la prima corsa dell’anno, il ritmo in gruppo è già molto alto. A testimoniarlo sono le parole di Isaac Del Toro, corridore che dalla seconda tappa veste la maglia di leader della classifica generale.
Queste parole fanno capire quanto, all’interno del gruppo, ci sia sempre molto stress, e soprattutto si cerca di andare sempre più veloci. Ormai è molto difficile riuscire ad alzare lo sguardo, anche solo per pochi minuti. La paura di cadute o di altri incidenti è sempre viva, e chi vuole vincere la classifica generale di una corsa a tappe deve curare ogni minimo dettaglio, anche nei momenti che, apparentemente, sembrano essere i più tranquilli della corsa.
Non ha invece preso parte alla quarta tappa del Tour Down Under Luke Plapp, corridore che, nel corso della terza tappa, è terminato a terra insieme ad altri corridori a circa 10 km dal traguardo. Plapp è stato immortalato ieri con la divisa distrutta e la schiena completamente graffiata: una caduta davvero molto brutta, per il portacolori della Jayco-AlUla, che ha costretto il corridore al ritiro forzato. Ha dovuto alzare bandiera bianca anche Cameron Scott, corridore della Bahrain-Victorious: alla vigilia della frazione con arrivo a Willunga Hill, restano in corsa 135 corridori. E domenica ci sarà un altro arrivo complicato prima della premiazione del vincitore di questa edizione.