Un'altra tragedia ha colpito una donna in Iran: una studentessa di appena vent'anni è stata uccisa da due agenti di sicurezza nella città di Borujerd, nella provincia del Lorestan.
Anahita Armipour, questo è il nome della giovane studentessa uccisa in Iran - dove di recente un'altra donna, Roya Heshmati, è stata vittima di violenza, ricevendo 74 frustate per non aver indossato il velo in una foto pubblicata sui social - lo scorso 19 gennaio 2024. La ragazza di vent'anni studiava educazione fisica all’Università islamica Azadè. La sua morte è avvenuta per mano di due agenti di sicurezza a Borujerd, nella provincia del Lorestan.
Anahita quel giorno si trovava all'interno di macchina insieme ad un suo amico e collega. La notizia della morte è stata riportata dalla ONG Hengaw Organization for Human Rights, secondo cui ai due giovani sarebbe stato intimato di fermare l’auto e di scendere da parte dei due agenti.
Secondo quanto riportato dalla fonte, i due ragazzi non avrebbero riconosciuto le autorità - che erano in borghese - e hanno tentato di allontanarsi. Gli agenti a quel punto hanno aperto il fuoco. M. Jalaifar, il giovane che guidava l'auto, ora è ricoverato nel reparto di cure speciali dell'ospedale Chamran di Borujerd. La ragazza invece non ce l'ha fatta.
Sul caso della morte di Anahita Armipour la ONG Hengaw Organization for Human Rights ha rivelato che le agenzie di sicurezza iraniane avrebbero messo pressione alla famiglia e agli amici della ragazza per far sì che la notizia non uscisse fuori ed evitare lo scandalo.
Le agenzie non volevano che il fatto attirasse l'opinione pubblica internazionale e che non venisse denunciato. La versione ufficiale della sicurezza iraniana riporta che la morte della giovane sarebbe avvenuta in seguito ad alcuni disordini legati all’attentato avvenuto recentemente a Kerman. Minacce sono state rivolte anche ai due medici dell’ospedale Chamran affinché riportassero la stessa versione dei fatti.
Moradi, il governatore della città di Borujerd ha dichiarato che la sparatoria in cui è rimasta vittima Anahita si sarebbe verificata perché i giovani non hanno rispettato gli ordini degli agenti. Per gli attivisti civili della città invece si tratta di un’uccisione autorizzata e legittimata dallo stato islamico.
Tag24 ha intervistato Sholeh Shahrzad, la Presidente dell’Associazione Donne Democratiche Iraniane per parlare della condizione della donna in Iran.