Negli Stati Uniti, il 23enne Romeo Nance ha ucciso a colpi di arma da fuoco 7 persone, tutte legate alla stessa famiglia, lunedì 22 gennaio nella cittadina di Joliet, Illinois. Un'ottava vittima, freddata nella giornata di domenica 21, sarebbe legata alla strage. I delitti sono avvenuti in 3 diverse abitazioni. Braccato dalla polizia, il killer si è tolto la vita in Texas dopo essersi dato alla fuga, durata diverse ore. Una donna è rimasta ferita. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire la dinamica del massacro e comprendere le motivazioni del folle gesto.
Lunedì 22 gennaio, la polizia è stata allertata da una telefonata che denunciava una sparatoria in atto in un sobborgo di Joliet, cittadina dell'Illinois a 35 chilometri a sudovest di Chicago. Due vittime sono state ritrovate in una casa, altri cinque corpi invece in una seconda abitazione a breve distanza. Un uomo originario della Nigeria, ucciso nella giornata di domenica, sarebbe collegato alla strage familiare. Tutte le vittime sono state uccise a colpi di pistola. Un episodio analogo era avvenuto nell'ottobre dello scorso anno nel Maine.
Il killer sarebbe fuggito a bordo di una Toyota rossa. Il giorno prima, domenica 21 gennaio, la stessa autovettura era stata avvistata sul luogo di altre due sparatorie, in una delle quali ha perso la vita Toyosi Bakare, un immigrato nigeriano di 28 anni, freddato con un colpo alla testa poco prima di entrare nel suo appartamento. Pochi minuti prima dell'omicidio, una donna di 42 anni era stata ferita a una gamba. Le sue condizioni non sono gravi.
Secondo quanto stabilito dalla polizia già lunedì sera, Romeo Nance, il killer di 23 anni, conosceva le vittime. Il giovane era in attesa di processo per aver sparato a una donna l'anno precedente ed era libero su cauzione. Subito dopo aver compiuto la strage di Joliet, è salito a bordo della sua Toyta e si è dato alla fuga.
Le autorità hanno così ingaggiato una vera e propria caccia all'uomo, allertando la popolazione di mantenere alta l'attenzione sulla circolazione di "uomo armato e pericoloso". Dopo aver attraversato altri due stati americani, l'inseguimento del killer si è concluso sulle strade del Texas. L'omicida, braccato dalle macchine della polizia, si è poi tolto la vita, rivolgendo verso se stesso presumibilmente la stessa arma utilizzata per compiere la strage di qualche ora prima.