"Disposti ad ascoltare le vostre richieste", il governo francese apre agli agricoltori in sciopero dopo qualche giorno di tensioni. Dal 22 gennaio in Francia sono aumentate le proteste degli agricoltori sulle autostrade, portando al centro dell'opinione pubblica la rabbia di una categoria spesso ignorata e danneggiata da diversi provvedimenti. Nella notte ci sono stati disordini in alcune zone rurali della Francia, sull'A64.
Il governo francese ha ascoltato quanto detto dagli agricoltori e nei prossimi giorni risponderà alle richieste degli operatori del settore. La portavoce del governo, Prisca Thevenot, ha detto che l'esecutivo vuole proteggere il modello agricolo e tutti i lavoratori. Il primo ministro Attal ha promesso di impegnarsi a intervenire molto rapidamente anche sulle norme ambientali, divenute eccessivamente restrittive in alcuni casi.
Le proteste degli agricoltori sono iniziate in Occitania quasi una settimana fa estendendosi poi in tutto il Paese. Arnaud Rousseau, presidente del sindacato agricolo Fnsea ha avvertito che entro venerdì, quasi 85 dipartimenti realizzeranno azioni di protesta per fare pressione sul governo affinché dia risposte rapide alle loro richieste sugli standard ambientali, i pesticidi ed il prezzo del diesel.