Le religiose della Congregazione di Sant'Anna erano state rapite da una gang criminale locale lo scorso 19 gennaio, mentre erano a bordo di un autobus. Tra i sequestrati anche l'autista del mezzo e la nipote di una delle suore, rilasciata tre giorni fa. Domenica scorsa, papa Francesco aveva lanciato un appello per la loro liberazione durante l'Angelus.
Secondo i media locali, i sequestratori avrebbero chiesto un riscatto di oltre 3 milioni in dollari. Non si conoscono ancora i dettagli della loro liberazione, ma sembrerebbe che nessuna cifra sia stata pagata per il loro rilascio. La nipote 16enne di una delle suore era già stata liberata lo scorso 22 gennaio. Probabile che le indicazioni della giovane abbiano messo la polizia sulle tracce dei sequestratori.
Ieri, mercoledì 24 gennaio, l'Arcidiocesi e la Conferenza dei religiosi di Port-au-Prince aveva indetto una giornata di preghiera per promuovere la liberazione di tutte le persone rapite sull'isola. I sequestri sono infatti una pratica criminale molto diffusa ad Haiti. Il vescovo di Anse-à-Veau-Miragoâne, Pierre-André Dumas, si era offerto in cambio della liberazione delle religiose tramite i microfoni della Radio Vaticana. Sul riscatto, Dumas aveva poi aggiunto che "La Chiesa non ha tutti questi soldi e se li avesse deve prendersi cura dei più poveri".
Domenica 21 gennaio, il pontefice aveva lanciato un appello per il rilascio delle sei religiose dalla finestra del Palazzo apostolico durante l'Angelus. "Prego per la concordia sociale nel Paese e invito tutti a far cessare le violenze che provocano tante sofferenze a quella cara popolazione", aveva poi aggiunto papa Francesco.