Il Parco nazionale di Los Alerces in Argentina, sito Unesco nella regione della Patagonia, è in preda alle fiamme. Circa 1.700 ettari del pregevole territorio sono già stati divorati dal rogo. Le autorità locali sospettano fortemente che l'incendio sia di origine dolosa. Diverse squadre di vigili del fuoco stanno cercando di estinguere le fiamme, che si sono sviluppate nella riserva già da tre giorni. Una lotta contro il tempo per evitare che l'incendio si estenda ai centri abitati di Esquel e Trevelin, nella provincia di Chubut, a circa 2mila chilometri a sud-ovest di Buenos Aires.
La bellezza paesaggistica e la particolare conformazione del territorio del parco nazionale di Los Alerces gli hanno fatto guadagnare nel 2017 il riconoscimento da parte dell'Unesco di patrimonio dell'umanità. Da tre giorni, questo immenso gioiello naturalistico di quasi 190mila ettari è devastato da un incendio di grandi dimensioni.
Mentre i vigili del fuoco tentano di impedire che le fiamme arrivino ai centri abitati di Esquel e Trevelin, le autorità locali confidano nel miglioramento delle condizioni meteorologiche, come l'aumento del tasso di umidità e un sensibile calo dei venti, che faciliterebbero le operazioni di spegnimento del rogo. Negli scorsi mesi, l'Argentina è stata interessata da diversi nubifragi, che in questo momento potrebbero addirittura essere provvidenziali.
Non è la prima volta che l'area naturalistica viene interessata da imponenti incendi. Il più importante e distruttivo risale al 2015, quando andarono bruciati circa 2mila ettari di boschi. Il sospetto è che, ora come in passato, dietro alla tragedia ambientalista si nasconda la mano di uno o più piromani, interessati alle potenzialità edilizie della zona.
Secondo fonti interne, a causare l’incendio potrebbero essere stati i membri della Resistenza Ancestrale Mapuche (RAM), gruppo radicale che difende gli interessi della comunità indigena e rivendica la proprietà di quelle terre. Un'accusa tutta da dimostrare, anche perché quella stessa comunità lotta proprio contro il disboscamento dell'area.
Ignacio Torres, governatore della provincia di Chubut, ha così dichiarato: