Offesa all'onore o al prestigio del Presidente della Repubblica. Si ipotizza possa essere questo il reato per cui la procura di Milano procederà nei confronti di un carabiniere che sabato, durante il sit-in pro-Palestina organizzato proprio nel capoluogo lombardo, a una manifestante aveva detto di non riconoscere Sergio Mattarella quale Capo dello Stato.
Sulle scrivanie dei togati dovrebbe giungere a breve un'informativa dell'Arma. Il procuratore Marcello Viola analizzerà sia quella che i video a disposizione. In seguito, il carabiniere sarà iscritto sul registro degli indagati.
La vicenda si è svolta in via Padova, dove le forze dell'ordine hanno bloccato i manifestanti che cercavano di passare. Tra questi Franca Caffa, una donna di 94 anni che a un carabiniere in assetto anti-sommossa ha chiesto:
Si riferiva alle parole che il Capo dello Stato aveva pronunciato il giorno prima, nella commemorazione del Giorno della Memoria.
Ha risposto così l'uomo, sottolineando: "Con tutto il rispetto".
Riportiamo il resto del dialogo.
L'Arma fa sapere che il carabiniere sarà trasferito a incarico non operativo e il militare dovrà rispondere di una sanzione disciplinare. Chissà se questa contempla la lettura della Costituzione della Repubblica italiana.
Ieri, 28 gennaio, la manifestazione pro-Palestina inizialmente programmata per sabato 27 e poi rinviata.