Ci riprova l'ex ministro della Salute Roberto Speranza dopo aver fatto incontrare qualche giorno fa la segretaria del Pd Elly Schlein e il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte alla presentazione del suo libro. L'esponente dem ha detto in un'intervista al 'Quotidiano Nazionale' che l'alternativa al governo Meloni c'è già ed è il governo giallorosso.
"Il governo non è all'altezza" spiega oggi l'ex ministro della Salute Speranza in un'intervista al Quotidiano Nazionale "vorrei ricordare che l'alternativa c'è stata ed era il governo giallorosso". L'ex ministro spiega che l'esperienza di un esecutivo composto da esponenti dem e del Movimento Cinque Stelle è stata molto positiva.
Speranza ricorda anche che il governo giallorosso ha saputo affrontare la pandemia tra il 2020 e il 2021 mettendo in atto misure coraggiose di sostegno alle famiglie e alle imprese. L'esponente dem ricorda che è grazie al governo giallorosso che è stato possibile vincere "la grande partita del Pnrr con ben 209 miliardi portati all'Italia".
Quale migliore campo per sperimentare l'alleanza tra Pd e 5s se non le elezioni amministrative di quest'anno? Secondo Speranza bisogna coltivare un terreno comune oggi sui territori e domani alle Politiche. Il deputato invita a superare i problemi e i pregiudizi e a fare fronte comune contro la destra al governo.
L'ex ministro spiega che sanità e salario minimo sono due punti in comune fondamentali per Pd e Cinque stelle. Speranza ha detto nell'intervista che l'attuale governo ha fatto molti tagli alla sanità senza imparare nulla dalla pandemia:
Speranza spiega che per la sanità sono stati ottenuti circa 20 miliardi di fondi europei, connessi principalmente al Pnrr. L'ex ministro è dell'opinione che i fondi sono sempre benvenuti da dovunque arrivano, compreso il Mes.
Al deputato è stato anche chiesto cosa ne pensasse dell'astensione della consigliera comunale del Pd Anna Maria Bigon sul fine vita. Ci sono contrasti anche all'interno dello stesso Partito Democratico sul tema ma Speranza ribadisce che il testo già approvato alla Camera è molto equilibrato: