C'è chi canta 'Bella Ciao' e chi grida 'No Tele-Meloni' al presidio per la libertà di stampa in viale Mazzini a Roma, sotto la sede della Rai. Erano presenti almeno duecento persone assieme alla segretaria del Pd Elly Schlein, nel corso della manifestazione si sono registrati attimi di tensione.
"No Tele-Meloni" questo è il coro intonato dai manifestanti nella serata di oggi sotto la sede della Rai. Presenti anche molti parlamentari del Pd e rappresentanti di partiti del centrosinistra. Tra tutti c'era Ely Schlein. La segretaria dem è stata tra gli organizzatori principali del presidio di oggi ed ha invitato a battersi per il servizio pubblico e la libertà di stampa: "Basta con Tele Meloni e con un servizio pubblico svilito a cassa di risonanza di questo governo". Grande assente di oggi è Giuseppe Conte, presidente del M5s.
Momenti di tensione quando il giornalista Francesco Amodeo si è presentato in via Mazzini con un megafono dicendo che la Rai "ieri era Rete-Dem. Assieme al giornalista era presente anche Marco Rizzo, fondatore di Democrazia Sovrana Popolare. I presenti hanno intimato a entrambi di "tornare da Alemanno".
Oggi davanti alla Rai c’erano due manifestazioni contrapposte (?). Una di UniRai e l’altra del Pd contro la lottizzazioneda parte del centrodestra. Con Francesco Amodeo per dire che il pensiero critico in Rai non ha spazio. Destra e sinistra sono 2 facce della stessa medaglia. pic.twitter.com/uDNAURgKhs
— Marco Rizzo (@MarcoRizzoPC) February 7, 2024
L'accusa principale mossa dalla segretaria dem all'amministrazione di centrodestra è quella di aver usato la Rai per fare apologia del fascismo. Gli esempi principali sono quelli delle commemorazioni di Gioventù Nazionale al Verano o l'attacco al 'metodo Report' sull'inchiesta che riguardava La Russa. Altro evento citato da Schlein è Atreju, dove Paolo Corsini ha introdotto il discorso dicendo 'Noi di Fratelli d'Italia'.
Tante persone oggi a Roma contro l’occupazione della #Rai e per la libertà di stampa. È in gioco la democrazia. La tv pubblica è un bene che appartiene a tutti. Basta attacchi ai giornalisti, basta al racconto di un’Italia paese dei balocchi. pic.twitter.com/1eW69D1hsl
— Chiara Braga (@bragachiara) February 7, 2024
Dopo la contestazione Marco Rizzo è stato raggiunto da alcuni giornalisti presenti. L'ex Rifondazione Comunista ha tacciato il Partito Democratico di incoerenza: "Un teatrino, destra e sinistra sono facce della stessa medaglia" dice "qui si manifesta per le poltrone...agli italiani interessa informazione e pluralismo". Non manca un riferimento poi alla guerra in Ucraina e al Forum di Davos: "Non vorrei passare per un negazionista o per un putiniano..." dice Rizzo.