Paura in Islanda: nella penisola di Reykjanes, regione situata el sud-ovest del Paese, all’alba di oggi, giovedì 8 febbraio 2024, si è verificata una pericolosa eruzione vulcanica. È la terza volta che capita dallo scorso 18 dicembre, la seconda da inizio del nuovo anno. A riportarlo sono stati i media locali questa mattina. La notizia poi si è diffusa nel resto del mondo, Italia compresa.
La penisola dell’Islanda interessata e colpita dall’eruzione vulcanica di oggi, 8 febbraio 2024, è stata, come abbiamo appena riferito, quella di Reykjanes. Come hanno mostrato i telegiornali nazionali, si è creata una grande nuvola di fumo scuro, insieme ad una serie di colate di lava rossa. Tutto è uscito da una fessura formatasi nel terreno del vulcano appunto.
Secondo ciò che hanno riferito sia l’emittente pubblica islandese RUV sia altri media del posto, si tratta della seconda eruzione del vulcano dall’inizio di quest’anno, il 2024, nonché del sesto focolaio che si verifica nella penisola di Reykjanes dal 2021.
Le immagini, le foto e i video diffusi in queste ore parlano chiaro. Si vedono, in modo netto e comprensibile, colate di lava arancione brillante che continuano a fuoriuscire della fessura del vulcano. I cittadini e le cittadine sono ovviamente molto spaventati, anche se le autorità locali stanno cercando di far mantenere la calma senza far scoppiare il caos, che peggiorerebbe solo le cose.
Gli esperti dell’Icelandic Met Office (IMO) – istituzione governativa dipendente dal Ministero dell'Ambiente e delle Risorse Naturali dell’Islanda – hanno fatto sapere che intorno alle ore 5.30 (GMT) della mattina di oggi, giovedì 8 febbraio 2024, si è verificato un piccolo terremoto a nord-est di Sylingarfell. Presto le scosse si sono intensificate.
Dopo circa 30 minuti ecco che è arrivata la prima eruzione nella medesima zona, hanno confermato gli esperti. I membri dell’IMO hanno inoltre spiegato che, secondo quanto emerse dai primi rapporti del volo di sorveglianza della Guardia costiera, l’eruzione è avvenuta nella stessa area di quella dello scorso 18 dicembre.
I lavoratori e le lavoratrici dell’Icelandic Met Office hanno concluso dicendo infine che la fessura che si è creata – dalla quale sono fuoriusciti lava e fumo – è di circa 3 km. Con ogni probabilità, nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, verranno fornite maggiori indicazioni in merito all’avvenimento di stamattina.
Come abbiamo detto, questa è la seconda eruzione dall’inizio dell’anno. Nella mattina di domenica 14 gennaio 2024 si era verificato lo stesso fenomeno, durato all’incirca due giorni. Anche in quella occasione c’era stata molta paura perché le colate di lava avevano raggiunto la periferia settentrionale di Grindavik.
Per fortuna i quasi 4mila abitanti della cittadina islandese erano già stati evacuati. La crepa si era aperta nella località di Sundhnuk, la quale si trova su uno spartiacque.
Il vulcano era esploso dopo settimane e settimane di forte attività. Gli esperti avevano previsto l’evento e avevano proceduto preventivamente con la messa in sicurezza degli abitanti della zona.
Tale eruzione di gennaio, secondo quanto riferito dai media locali e dagli esperti del settore, si era verificata molto più a sud rispetto a quella dello scorso 18 dicembre. Circa un mese prima infatti i cittadini avevano dovuto fare i conti con un simile episodio che aveva lasciato in molti sotto choc.
Anche l'eruzione di questa mattina nella penisola di Reykjanes era stata largamente prevista nei giorni scorsi. Il magma si stava accumulando e gli addetti del settore stavano studiando da tempo il suo comportamento.
Gli scienziati avevano notato che il terreno stava cominciando a gonfiarsi mentre la roccia fusa si accumulando sotto la superficie. Questo è stato un chiarissimo segnale di alta probabilità di eruzione. E così è stato.