Ennesima misura per il contrasto all'immigrazione irregolare da parte di Macron destinata a far discutere. Sono in corso i colloqui per la rimozione dello ius soli per gli abitanti delle isole di Mayotte, vicine al Mozambico e al Madagascar. La sinistra attacca il presidente francese mentre l'estrema destra spinge per la rimozione dello ius soli.
Sono in corso i colloqui per decidere lo stop allo ius soli a Mayotte. Il presidente Emmanuel Macron e i ministri competenti discutono il provvedimento annunciato dal ministro dell’Interno Darmanin. Si tratta di una misura per lottare l'immigrazione incontrollata sull’isola ma che spacca la politica francese.
La sinistra si oppone allo stop dello ius soli mentre l’estrema destra esercita pressioni sul governo per ottenere l’estensione del provvedimento all’intero territorio nazionale. Mayotte è il dipartimento più povero della Francia e conta 310mila abitanti, il 48% sono immigrati da Paesi africani. Il ministro Darmanin ha deciso di abolire la legge fondiaria per contrastare il problema dell'immigrazione:
Si tratta di una misura che se approvata sarebbe limitata solo al territorio dell'arcipelago e che non sarebbe estesa all'intero territorio nazionale, come chiede la destra. Le recenti decisioni dell'esecutivo sono state contestate dalla popolazione francese.