Dal Pentagono fanno sapere che le sue condizioni sono pienamente sotto controllo e che Lloyd Austin tornerà alle sue funzioni istituzionali già nei prossimi giorni.
Lloyd Austin è nato a Mobile, in Alabama, l’8 agosto del 1953. Ancora in tenera età si trasferisce con la famiglia a Thomasville nello Stato della Georgia. Si laurea nel 1975 all’ Accademia Militare degli Stati Uniti di West Point con un Bachelor of Science.
Successivamente consegue due Master, il primo nel 1986 presso il College of Education della Auburn University e il secondo nel 1989 in Business Administration in gestione aziendale presso la Webster University.
Dopo aver ottenuto il titolo per Ufficiali di fanteria presso l'Army Command and General Staff College e l'Army War College, conquista il grado di sottotenente alla 3ª Divisione di fanteria meccanizzata in Germania.
Poco dopo invece è impegnato in Carolina del Nord per il comando della Compagnia di supporto al combattimento. Mentre nel 1981 diventa ufficiale delle operazioni per il Comando di reclutamento del distretto di Indianapolis, in Indiana.
Ad inizio anni 2000 diventa Assistente comandante della divisione per la manovra a Fort Stewart in Georgia. Con questo ruolo ha guidato l’invasione dell'Iraq da parte della divisione nel marzo 2003, azione che gli è valsa il riconoscimento della Silver Star.
Dal 1º settembre 2010 Lloyd Austin ricopre la carica di comandante generale (CG) delle forze armate degli Stati Uniti impegnate su territorio iracheno. È sua la decisione di aumentare in questo periodo il contingente statunitense in Iraq portando da 14.000 a 18.000 unità militari. Successivamente prende parte attiva nelle decisioni interne agli Stati Uniti e i successivi negoziati con l’Iraq per la ratifica dell'Accordo di Partenariato.
Pur di opinione opposta al completo ritiro delle truppe statunitensi dal territorio iracheno, supervisiona l'intera operazione decisa da parte dell’allora Presidente Barack Obama e organizza il rassegnamento dei militari tornati in Patria.
Nel dicembre del 2011 Llyod Austin viene nominato vice capo di stato maggiore dell'esercito degli Stati Uniti e nel 2013 diventa Capo del Comando Centrale dell'esercito americano. In questa veste è stato aspramente criticato per il numero di attacchi aerei contro il gruppo terroristico sul suolo iracheno.
Nel 2015 Llyod Austin è stato convocato dal Congresso per illustrare le motivazioni dell’insuccesso del programma per addestrare i ribelli siriani che ha portato una perdita di 500 milioni di dollari.
Llyod Austin è anche consigliere di WestExec Advisors, un’azienda che opera nel settore delle armi, e fa parte anche del fondo di investimento di Pine Island Capital Partners. Questi ruoli hanno attirato molte critiche da parte dei media statunitensi.
Il 5 aprile 2016 Llyod Austin si congeda dagli incarichi militari raggiungendo la pensione. Durante la cerimonia, avvenuta presso la base congiunta Myer-Henderson, il generale si è detto orgoglioso e soddisfatto dei risultati ottenuti dalle truppe sotto il suo comando.
A 7 anni dal suo congedo, il 22 gennaio 2021 entra in carica come Segretario di stato della difesa su volere del Presidente Joe Biden appena insediatosi. È il primo Capo del Pentagono di origine afroamericana di tutta la storia degli Stati Uniti.
Llyod Austin è cresciuto con un indottrinamento cattolico e tuttora ne è un praticante. È unito in matrimonio con Charlene Denise Banner da oltre 40 anni.
Con le nozze è diventato patrigno di Reginald e Christopher che la donna ha avuto da una precedente unione.
Il 9 gennaio 2024 la stampa diffonde la notizia che nel mese di dicembre fosse stato operato per un cancro alla prostata. L’iniziale occultamento dell’intervento ha mosso diverse lamentele nei mass media. Nelle ore scorse è stato necessario un ulteriore ricovero per urgenti disturbi alla vescica.