14 Feb, 2024 - 11:07

Chi era San Faustino: storia, miracoli e morte del patrono dei single

Chi era San Faustino: storia, miracoli e morte del patrono dei single

Chi era San Faustino? Si tratta di un guerriero e martire celebrato il 15 febbraio che nella tradizione odierna è diventato protettore dei single e delle persone che sono alla ricerca della loro anima gemella.

La figura di questo santo è strettamente legata alle vicende vissute insieme al fratello Giovita.

San Faustino con il tempo è diventato una sorta di controparte di San Valentino che si festeggia il 14 febbraio.

Chi era San Faustino: la storia

Secondo la tradizione cristiana Faustino e Giovita erano fratelli, originari di Villa Carcina, comune nell'attuale provincia di Brescia, motivo per cui proprio San Faustino è il patrono della città lombarda.

I due fratelli intrapresero la carriera militare, all'interno delle legioni romane e per questo motivo spesso sculture e dipinti li raffigurano con indosso abiti da soldato.

Dopo la loro conversine al cristianesimo però i due entrarono subito nel mirino dell’imperatore Adriano che cominciò a perseguitarli finendo per essere martirizzati.

Gli ultimi avvenimenti della loro vita sono conosciuti soprattutto per quanto narrato nella "Legenda Maior", un testo datato 1263 e incentrato sulla biografia di San Francesco d'Assisi. Altri dettagli li possiamo trovare poi nella "Passio", un libro di carattere romanzesco scritto fra l'VIII e il IX secolo, ma considerato poco attendibile.

Per volontà dell'Imperatore Adriano, Faustino e Giovita vennero portati davanti alla statua del dio Sole che però non venerarono anzi la distrussero venendo immediatamente incarcerati.

Subito dopo Adriano ordinò che i due fratelli fossero dati in pasto alle belve del circo e furono rinchiusi in una gabbia con delle tigri. Il miracolo avvenne quando le fiere rimasero mansuete accovacciandosi ai loro piedi.

Questa straordinaria manifestazione della volontà divina portò poi alla conversione di molti spettatori. Tra questi vi era anche la moglie del governatore Italico, Afra che diverrà un giorno anche lei martire e sarà proclamata santa.

Su tutte le furie, l'imperatore ordinò poi che i giovani fossero scorticati vivi e messi al rogo. Il fuoco però non toccò nemmeno le vesti dei due condannati e le conversioni cominciarono a diffondersi ancora più velocemente.

L'Imperatore decise poi di tenere in prigione i due ex soldati. Prima nelle carceri di Milano e poi a Roma, dove riprovarono a darli in pasto alle fiere nel Colosseo. Anche in questo caso però ne uscirono nuovamente indenni.

La morte

Dopo i vari tentativi da parte dell'Imperatore Adriano i due furono imbarcati e mandati a Napoli. Qui pare che grazie ad una loro intercessione una tempesta durante il viaggio si placò, mettendoli nuovamente in salvo.

Le torture non accennavano di fatto a fermarsi e si decise così di spingerli in mare aperto su una barchetta poco resistente che però tornò a riva intatta. Secondo la leggenda furono alcuni angeli a portarli in salvo.

Furono quindi condannati a morte e riportati a Brescia, dove il 15 febbraio, i due morirono decapitati, poco fuori porta Matolfa.

I corpi sono sepolti nel cimitero di San Latino dove successivamente il vescovo edificò proprio la chiesa di San Faustino ad Sanguinem.

La festa dei single

La motivazione per cui San Faustino da martire sia diventato il protettore dei single è ancora un mistero, così come non è chiaro perché l'onore sia toccato solo a lui e non anche al fratello Giovita.

Secondo alcune teorie sembrerebbe che la scelta sia legata al nome, infatti Faustino deriva dalla parola "fausto", che significa fortunato. Così, il nome del santo sarebbe un buon augurio per tutti coloro che sperano di trovare l'amore.

La data del martirio, cioè il 15 febbraio, potrebbe poi avere giocato un ruolo fondamentale. Infatti la giornata dedicata a San Faustino viene subito dopo il 14, giorno degli innamorati.

C'è infine poi chi sostiene, che in realtà la festa dei single esista solo per ragioni commerciali e sia un caso che cada proprio il 15 febbraio.

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Valentina Todaro
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