Napoli-Genoa, cronaca e tabellino – La "zona Napoli" fa ancora la differenza al Maradona. Se qualche settimana fa il gol di Raahmani regalò la vittoria contro la Salernitana in pieno recupero, adesso la rete di Ngonge evita alla squadra di Mazzarri una sconfitta che avrebbe fatto male specialmente per il morale, visto l'impegno di Champions contro il Barcellona alle porte. Per la classifica, invece, questo punto cambia poco: l'inseguimento verso il quarto posto procede troppo a rilento. E i punti oggi sono 36, ben 29 in meno rispetto a un anno fa.
I segnali che arrivano dai 90 e passa minuti del Maradona sono poco incoraggianti per la squadra di Mazzarri. Gli azzurri non riescono a trovare la quadra contro un Genoa letale e ben organizzato da Gilardino, che passa in vantaggio grazie a una verticalizzazione spinta da Messias e conclusa da Frendrup; i rossoblù si difensono bene e chiudono con ordine ogni spazio.
Azzurri troppo confusionari e senza verve offensiva se non per la giocata di qualche singolo, che possono sorridere solo per il nuovo gol arrivato dalla panchina e sempre a opera di Ngonge, acquisto del mercato di gennaio. Per fare bella figura contro il Barcellona negli ottavi di Champions servirà però molto di più: e i fischi dei tifosi del Maradona a fine gara lo testimoniano.
Nel Napoli non convocato Osimeh, ancora stanco dopo le fatiche della Coppa d’Africa. Mazzarri opta per il 4-3-3 che ha come novità il ritorno tra i pali dopo l’infortunio di Meret; a destra Di Lorenzo, sulla fascia opposta Mazzocchi, in mezzo Raahmani e Ostigaard. A centrocampo spazio dal primo minuti per Anguissa, Lobotka e Traoré, in avanti tridente composto da Politano a destra, Kvaratskhelia a sinistra e in mezzo Simeone. Gilardino schiera un Genoa tutt’altro che rinunciatario, con Messias e Frendrup mezzali di centrocampo e in avanti il tandem composto da Retegui e Gudmundsson.
Pronti, via e il Napoli inizia con le marce alte. Politano crossa da destra per Simeone, la conclusione del Cholito è imprecisa e non trova la porta. Al 3’ Kvaratskhelia (nel mirino del Barcellona) si mette in proprio: finta, controfinta e tiro che però trova attento Martinez. Il Genoa replica con un bel colpo di testa di Retegui che chiama all’intervento non semplice Meret. La gara si accende: Anguissa di potenza trova la respinta del portiere del Genoa al 15’, al 26’ Retegui anticipa tutti di testa e chiama nuovamente alla parata Meret.
Al 2’ della ripresa il Genoa passa subito in vantaggio. Messias verticalizza per Retegui che viene anticipato al limite dell’area, sulla palla arriva Frendrup che di prima calcia di piatto sinistro e supera Meret. Mazzarri prova a dare la scossa al suo Napoli con i cambi: dentro Lindstrom e Ngonge, fuori Politano e Traoré. A rendersi pericoloso però è nuovamente Anguissa al 74’: stacco prorompente di testa su calcio d’angolo, ma palla alta.
Entra anche Raspadori per Simeone, ma il risultato non cambia. All'87' Martinez devia la conclusione da fuori di un Kvaratskhelia lasciato troppo solo dai compagni e costretto spesso a mettersi in proprio con il risultato di forzare più di una giocata. Al 90' il Napoli trova il pari: cross dalla sinistra, Di Lorenzo fa la sponda per il centro dell'area, dove Ngonge è bravissimo a girarsi e calciare di sinistro superando Martinez per la rete dell'1-1. Un punto che però fa sorridere solo il Genoa.
47’ Frendrup (G), 90’ Ngonge (N)
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigard (46’. Natan), Mazzocchi (65’ Olivera); Anguissa, Lobotka, Traorè (59’ Lindstrom); Politano (59’ Ngonge), Simeone (75’ Raspadori), Kvaratskhelia. Allenatore: Mazzarri.
GENOA (3-5-2): Martienz; de Winter, Bani, Vasquez; Sabelli (90’+1’ Cittadini), Messias (75’ Malinovskyi), Badelj (47' Strootman), Frendrup, Martin; Gudmundsson (82’ Vitinha), Retegui (75’ Ekuban). Allenatore: Gilardino.