Per determinare l'importo dell'assegno pensionistico, è necessario considerare almeno tre elementi: la retribuzione lorda annua, l'età del lavoratore destinato alla pensione e l'anzianità contributiva.
Per analizzare il calcolo della pensione con uno stipendio mensile di 1300 euro, forniamo alcuni esempi rapidi: un dipendente di 67 anni con 40 anni di contributi percepirà una pensione di circa 1.070 euro netti al mese.
Con 35 anni di contributi, mantenendo costante la retribuzione e l'età, la pensione si aggirerà intorno ai 930-940 euro netti al mese, mentre con 30 anni di contributi l'assegno potrebbe scendere al di sotto degli 800 euro netti al mese.
Primo esempio:
Prendiamo in considerazione un lavoratore di 67 anni con 40 anni di contributi, di cui 14 prima del 1995 e 26 dal 1996 ad oggi. Il calcolo del suo assegno segue un approccio misto.
La prima quota si determina con le regole retributive, moltiplicando l'aliquota del 2% per gli anni di contributi (14 x 2% = 28%) e applicando questo valore alle ultime retribuzioni, generalmente più alte all'inizio della carriera. Una stima approssimativa ci porta a una prima quota di circa 7.560 euro.
Passiamo ora alla seconda quota, calcolata secondo le regole contributive. Identifichiamo il montante contributivo, che rappresenta il 33% di ogni retribuzione lorda annua. Il 33% di 24.000 euro è 7.920 euro. Moltiplicato per 26 anni di contributi, otteniamo 205.960 euro. Applichiamo il coefficiente di trasformazione, che a 67 anni è del 5,723%, ottenendo 11.787 euro. Sommando le due quote (7.560 e 11.787 euro), otteniamo un importo lordo annuale di pensione di circa 19.347 euro, equivalente a circa 1.490 euro lordi al mese, pari a 1.070-1.100 euro netti mensili.
Secondo esempio:
Riducendo l'anzianità contributiva a 35 anni (10 prima del 1995 e 25 dal 1996 ad oggi), mantenendo l'età (67 anni) e la retribuzione lorda annua (24.000 euro), la pensione si attesterà a 16.731 euro lordi, circa 1.290 euro al mese, con un netto intorno a 900-950 euro mensili.
Con 30 anni di contributi (10 prima del 1995 e 20 dal 1996 ad oggi), mantenendo gli stessi parametri, la pensione sarà di 14.465 euro lordi, circa 1.115 euro al mese, con un netto intorno agli 800 euro mensili.
Per i contributivi puri (tutti dal 1996 ad oggi), con 27 anni di contributi, la pensione sarà di 12.238 euro lordi, circa 941 euro al mese, pari a 650-700 euro netti al mese.
Pensione anticipata:
Per anticipare l'uscita dal lavoro, consideriamo un dipendente con 43 anni di contributi che vuole la pensione anticipata ordinaria a 65 anni. Il coefficiente di trasformazione più basso (5,352%) e le regole precedenti portano a una pensione di 20.100 euro lordi, circa 1.550 euro al mese, con un netto intorno a 1.150 euro mensili.
Infine, con Quota 103 (62 anni e 41 anni di contributi, con un coefficiente del 4,882%), la pensione sarà di circa 18.160 euro lordi annui, circa 1.400 euro al mese, poco più di 1.000 euro netti mensili.