Attaccante completo e versatile, nel corso della sua carriera Giuseppe Mascara ha interpretato praticamente tutti i ruoli del reparto offensivo. Nato centravanti puro, si è trasformato all'evenienza in ala sinistra, ma anche trequartista e seconda punta. Una carriera fatta di sacrifici e gavetta, la sua, dalla Lega Nazionale Dilettanti fino alla Serie A, senza saltare neanche una categoria. La svolta arriva quando lo acquista il Catania, club a cui è particolarmente legato, con cui fa il suo esordio nella massima serie e con cui poi ha chiuso anche la sua carriera. Nel suo lungo girovagare anche un anno nel club del presidente De Laurentiis, nella stagione 2011-12. Per commentare il momento del Napoli e la posizione di Mazzarri, sempre più vicino all'esonero, Mascara è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il Napoli si prepara a vivere il secondo ribaltone della stagione. Il pareggio arrivato all'ultimo istante contro il Genoa ha lasciato strascichi importanti: la difficoltà a fare gol è evidente, la prestazione non convince e a questo punto il quarto posto è sempre più distante. Per provare a risollevare le sorti di questa stagione, nata male e continuata peggio, De Laurentiis avrebbe già deciso il da farsi e l'ufficialità dell'arrivo di Calzona potrebbe arrivare già nel pomeriggio. Intanto la squadra è tornata a lavoro per prepararsi al primo atto degli ottavi di finale di Champions League, in programma mercoledì sera contro il Barcellona. Per commentare il momento del Napoli e il possibile esonero di Mazzarri, Mascara, che nel corso della sua carriera ha vestito la maglia azzurra, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Situazione sempre più delicata in casa Napoli. Sembrava che il problema si potesse risolvere mandando via Garcia, ma il tempo ha dimostrato che anche con Mazzarri le cose non sono andate diversamente. Che succede secondo te?
"Penso che sia una stagione nata male a monte. Il Napoli era reduce dalla vittoria del campionato dopo tanti anni e si è fatto trovare impreparato nel momento in cui Spalletti ha deciso di andare via. La società ha ritenuto opportuno prendere mister Garcia e ha venduto un pilastro fondamentale per la difesa che era Kim, non sostituendolo con un calciatore all'altezza. Serviva qualcuno d'esperienza e invece il presidente ha peccato. È chiaro che non sappiamo cosa accade davvero all'interno dello spogliatoio, anche perché per il resto lo zoccolo duro è rimasto".
Pare che anche Mazzarri sia a un passo dall'esonero. Pensi che sia una possibilità sensata?
"Mancano tre mesi alla fine della stagione, Ma che senso ha? Praticamente il Napoli non fa altro che mettere un altro allenatore a libro paga. In questo momento non c'è neanche possibilità di operare sul mercato e secondo il mio punto di vista non dovrebbero far altro che fare mea culpa e aspettare, riprogrammando per la prossima stagione. Il club ha fatto danni importanti avrebbe dovuto tenere Spalletti a qualsiasi costo, per poter dare continuità al lavoro fatto. Qualunque altra decisione adesso non ha senso. Ovviamente però il presidente che comanda e qualunque tipo di decisione non può prescindere da lui".
Si parla ovviamente in maniera insistente di Calzona. A questo punto il Napoli dovrebbe prendere l'allenatore con cui costruire anche il futuro o ti aspetti un altro traghettatore?
"Se il Napoli dovesse prendere un altro traghettatore sarebbe punto e a capo. A quel punto tanto vale tenere Mazzarri, che conosce l'ambiente, lo spogliatoio, gli uomini e i suoi calciatori. Il fatto è che si deve lavorare di più sull'aspetto mentale, perché le cose non stanno funzionando anche per questo. Calzona è stato un vice importante sia per Sarri che per Spalletti. È un ruolo che conta molto perché è quello che sta più a contatto con i ragazzi, che conosce il loro carattere e a cui ci si affida anche per una parola di conforto. Può avere la giusta esperienza avendo già conosciuto l'ambiente".
Nel frattempo tra due giorni c'è la partita di Champions e il Napoli dovrà affrontare il Barcellona. E' un'impresa possibile in questo momento?
"E' difficile capire come ci arriverà il Napoli, bisognerebbe poter parlare con i calciatori e rendersi conto dello stato mentale in cui si trovano. Questi sono professionisti e sanno che non stanno vivendo un momento brillante, ora non devono far altro che ricompattarsi. Fortuna che adesso rientrerà anche Osimhen, che potrà dare una mano importante a livello di finalizzazione. Purtroppo chi fa gol è mancato tanto e lì davanti sta facendo fatica. Anche il Barcellona non sta vivendo un momento importante e gli azzurri hanno tutte le carte per potersela giocare, per dimostrare il proprio valore e per rilanciarsi".