Terzo mandato, il Pd fa da sponda alla Lega. La segretaria dem Elly Schlein annuncia in direzione l’apertura di un gruppo di lavoro per valutare la questione sollevata dal partito di Salvini di estendere anche per i governatori delle regioni la possibilità di un terzo mandato. Oggi, infatti, per i presidenti di regione è previsto un limite di due mandati, trascorsi i quali non è più possibile ricandidarsi.
Tra i governatori che il prossimo anno sarebbero fuori dai giochi c’è quello del Veneto Luca Zaia, ma anche quelli del Pd come Stefano Bonaccini in Emilia Romagna e Vincenzo De Luca in Campania.
Nei giorni scorsi la Lega aveva più volte paventato la possibilità di stabilire un dialogo con il Partito Democratico, dopo essersi vista sbattere le porte in faccia dagli alleati di Governo. Fratelli d’Italia e Forza Italia, infatti, si sono dimostrati fortemente infastiditi dal tentativo della Lega di far passare il terzo mandato con un emendamento – ribattezzato emendamento Zaia – al Dl Elezioni. Gli alleati hanno subito fatto trasparire l’intenzione di non sostenere l’emendamento. Una sponda, invece, sembra essere arrivata nelle ultime ore dal Pd.
Il Pd si inserisce nello scontro tutto interno al centrodestra sul terzo mandato. La sponda alla Lega è arrivata questa mattina dall’alleato che non ti aspetti, ovvero, dalla segretaria del Pd Elly Schlein che questa mattina, nel corso del direttivo del partito, ha aperto al confronto con la Lega sul terzo mandato.
Ad illustrare la posizione del Partito Democratico è stato Davide Baruffi, responsabile Enti Locali che ha chiarito:
Qui bisogna un po' leggere tra le righe, perché è vero che Baruffi dice che c’è l’apertura ad un confronto che non deve essere schiacciato solo sul tema dei mandati e che deve essere a senso unico con la Lega, ma è anche vero che di terzo mandato si parla e che il partito di Salvini è quello che ha chiamato direttamente in causa il Pd. La Schlein è più diretta e parla chiaramente di terzo mandato.