Si infiamma lo scontro tra Carlo Calenda e Matteo Salvini all’indomani della fiaccolata in memoria di Alexsei Navalny, il dissidente russo morto in circostanze non ancora chiarite lo scorso, 16 febbraio, in un carcere in Siberia.
Da una parte il leader della Lega che porta avanti la linea garantista assunta dal suo partito immediatamente dopo la notizia della morte di Navalny, dall’altra il leader di Azione, nonché promotore della manifestazione al Campidoglio, che prima gli dice senza mezzi termini hai rotto le balle - invitandolo a querelarlo a conclusione di acceso post su X - e poi lo minaccia, sempre tramite social, di presentare una mozione di sfiducia contro di lui se non chiarirà i rapporti della Lega con la Russia di Putin.
Al momento da Salvini non è arrivata nessuna replica, ma ricostruiamo cosa è accaduto nelle ultime ore tra i due leader di partito, in un botta e risposta social a distanza.
Il primo post di Carlo Calenda arriva alle 10 e già dall’incipit si capisce che non sarà tenero nei confronti del destinatario, ovvero, il leader della Lega Matteo Salvini.
Scrive Calenda che poi continua:
Questo il post su X di Calenda.
Adesso @matteosalvinimi hai rotto le balle. 1) il giudizio dei magistrati di una dittatura non conta nulla. 2) ieri hai mandato i tuoi ad una manifestazione contro l’assassinio di Navalny. 3) dacci evidenza che l’accordo con Russia Unita è stato disdetto. 4) ora chiedo al mio… pic.twitter.com/AjqqWvcFPs
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) February 20, 2024
Per comprendere il senso dei cinque punti elencati nel post bisogna fare un passo indietro e recuperare le dichiarazioni rilasciate poco prima dal ministro dei Trasporti a Rtl 102.5.
Intervenendo sulla morte dell’oppositore russo Navalny, Salvini ha ribadito la linea della Lega, ovvero: nessun giudizio sommario, poiché a chiarire cosa sia accaduto lo scorso 16 febbraio nel carcere siberiano devono essere i medici e i giudici.
Il segretario del Carroccio ha, poi, criticato le contestazioni ricevute dal suo partito alla fiaccolata di ieri sera in Campidoglio. Ricordiamo che l’arrivo della delegazione della Lega è stata accolta da fischi e urla.
Il vicepremier ha poi bollato come fesserie le voci sui presunti legami della Lega con la Russia e i come inesistenti i finanziamenti al suo partito. Accuse che, chiarisce Salvini, sono state archiviate dai giudici.
Ed è proprio su queste ultime dichiarazioni che Calenda si è soffermato per avvisare Salvini della sua intenzione di aprire un’ indagine sui suoi legami con Putin.
Al punto 4 del suo tweet, infatti, ha annunciato l’intenzione di chiedere al suo ufficio studi di verificare uno per uno gli imprenditori che hanno finanziato la Lega che legami hanno con la Russia.
Intorno alle 12,00 poi è arrivato il secondo tweet in cui Calenda annuncia l’intenzione di presentare una mozione di sfiducia contro il Ministro Salvini se non smentirà pubblicamente il rinnovo dell’accordo con il partito di Putin, Russia Unita.
ha scritto Calenda accusando il vicepremier di mettere "a rischio la sicurezza nazionale."
Se la Lega e @matteosalvinimi non smentiranno pubblicamente il rinnovo dell’accordo con il partito di Putin Russia Unita, @Azione presenterà una mozione di sfiducia contro Salvini. Un Ministro della Repubblica non può essere partner politico di un dittatore assassino e…
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) February 20, 2024
Si attende a questo punto la replica di Salvini.