Un colpo di scena in piena regola interviene nella corsa alle Presidenziali statunitensi: Alexander Smirnov, ex spia dell'FBI e principale accusatore di Joe Biden e di suo figlio Hunter per presunti affari con una società del settore energetico, ha confessato di aver mentito, aiutato dai servizi segreti russi. È quanto riportato dalla Cnn e potrebbe stravolgere la corsa alla Casa Bianca del prossimo novembre.
Quello che, oggi, si prefigura come un 'castello di carte' costruito da Smirnov sulla menzogna, ha provocato negli scorsi mesi un vero e proprio terremoto nell'opinione pubblica statunitense. L'attuale presidente Usa ha rischiato l'impeachment (la messa in stato d'accusa) ed è stato costretto a difendersi dagli attacchi del Partito repubblicano.
Uno scenario sviluppato ad arte da Smirnov, ex informatore dell'Fbi, arrestato con l'accusa di aver mentito sulle ingerenze della Casa Bianca nei presunti affari illeciti di Hunter Biden in Ucraina. Un quadro orchestrato, a quanto si apprende, dalla Russia, con Smirnov che avrebbe avuto contatti molto stretti con alcuni dirigenti dell'intelligence di Mosca.
Smirnov aveva accusato Joe Biden di aver coperto i 'controversi' affari di suo figlio con l'azienda dell'energia Burisma, attiva principalmente in Ucraina.
L'ex talpa accusava Hunter Biden di esser stato assunto come consulente della società per proteggerla, dietro il pagamento di tangenti da milioni di dollari per lui e suo padre. Un'accusa che andava a sommarsi a quella di possesso illegale di armi, che rese il figlio di Biden il bersaglio di una campagna diffamatoria dei repubblicani, allo scopo di indebolire la leadership politica di suo padre.
La sua confessione, riportata dalla Cnn, di suoi contatti diretti con "quattro 007 russi" cambia radicalmente le carte in tavola. Smirnov avrebbe confessato, inoltre, che i russi avrebbero avuto pronto per lui un lasciapassare per fuggire dagli Stati Uniti nel caso fosse stato scoperto.
Per lui, adesso, la situazione giudiziaria si fa particolarmente complicata, e l'ex talpa rischia fino a 25 anni di carcere.