Oltre la polemica politica, anche le questioni giudiziarie entrano in gioco nel progetto per il ponte sullo stretto di Messina, con la Procura di Roma che annuncia di aver aperto un'inchiesta sull'opera. E, inevitabilmente, la Lega protesta.
Un "atto dovuto", spiegano i magistrati, a seguito dell'esposto presentato dai leader di Partito democratico e dell'Alleanza Verdi e Sinistra, Elly Schlein, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.
Una denuncia effettuata per il rifiuto del governo e della Stretto di Messina Spa - la società che si occupa della realizzazione dell'opera - di mettere a disposizione le relazioni relative allo sviluppo del progetto.
Un ulteriore ostacolo per un'opera su cui si gioca molta della credibilità politica della Lega di Matteo Salvini, che solo pochi giorni fa in Senato illustrava i benefici e i progressi che l'opera avrebbe portato al Paese.
Proprio per questo, il Carroccio fa quadrato e passa all'attacco delle opposizioni, accusate di arretratezza e di essere contro lo sviluppo del Paese.
Nonostante la dura presa di posizione della Lega, Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, insiste nell'attaccare il progetto.
In una nota ufficiale, Bonelli prende di petto direttamente il ministro delle Infrastrutture Salvini, sottolineando come la battaglia per il ponte sullo Stretto non abbia lo scopo di ammodernare il Paese ma sia solamente un mezzo del leader leghista per mantenere la propria credibilità politica.
Bonelli denuncia nuovamente l'impossibilità di accedere ai documenti sulla realizzazione del progetto e mette spalle al muro Salvini, ricordandogli le sue dichiarazioni di alcuni anni fa contrarie al progetto.
Infine, Bonelli definisce Salvini "inaffidabile" e di non essere credibile, chiedendo alla presidente del Consiglio Meloni di "prestare attenzione" sul lavoro del suo ministro.